«Il pezzo del sacco dell’immondizia nero nasconde la scritta “Guardia medica”. Solo perché qualcuno ha pensato bene di non mettere neanche quella quest’anno». Il gruppo di minoranza di “Ricomincia Farini” mette il dito nella piaga. A Farini, da diverso tempo, non c’è più traccia di un medico disponibile al centro di primo soccorso. Centro che, come sempre, nel periodo estivo si è dato molto da fare, quando la popolazione della vallata aumenta a dismisura per l’arrivo di villeggianti ed escursionisti. Dopo situazioni tampone trovate negli ultimi anni, l’Ausl non riesce a coprire questo servizio per il comune farinese e per l’Alta Valnure. Rimane sempre garantita la presenza di un infermiere specializzato h24, ma molti storcono il naso per l’assenza ormai cronica di un medico per questo servizio.

Sulla richiesta si è espresso anche Giancarlo Tagliaferri, consigliere regionale di Fratelli d’Italia. «Farini dovrebbe avere un centro dotato di medico e infermiere come fu in passato. L’indifferenza delle istituzioni davanti a questa esigenza evidenzia un disinteresse che crea paura nella popolazione dei comuni interessati dalla cancellazione di un servizio che tanto ha dato ai residenti e ai fruitori del nostro territorio. In passato sono molti i casi di persone salvate, in condizioni estremamente critiche». Da qui l'atto ispettivo per sapere dalla Giunta «se intenda dare motivazioni oggettive per le quali sorgono difficoltà a mantenere aperto un presidio dotato di medici specialisti del soccorso a Farini. Pare che si sia fatto ben poco per garantire un servizio così importante in una vallata che, diversamente dalle altre della provincia, è totalmente priva di strutture ospedaliere e notevolmente distante dal pronto soccorso di Piacenza».