A Palazzo Chiappini la nuova sede della Famiglia Piasinteina
Da 68 anni alfiere e sentinella della piacentinità
La nuova sede della Famiglia Piasinteina è in via X Giugno al civico 3. E’ manifestata sul portone d’ingresso dallo stemma con i simboli caratteristici e fondamentali della nostra città: il gonfalone che sventola sui merli di Palazzo Gotico. E’ questa la settima sede. Il sodalizio, o meglio la Famiglia, è stata costituita il 6 ottobre 1953 da un gruppo di piacentini appartenenti a varie categorie sociali, animato dal desiderio di rendere costante omaggio alle peculiarità culturali e artistiche della nostra terra, esaltando meriti, opere e virtù dei migliori concittadini, mantenendo vive e sane le tradizioni e i ricordi del nostro passato, di rendere più stretti i vincoli di solidarietà e di benevolenza fra i cittadini.
Le riunioni iniziali furono presso il “Ristorante Bottegone” in piazza Cavalli, poi la prima sede in via Borghetto 2. Nel marzo 1954 il trasferimento in Cantone dei Cavalli poi, nel giugno 1956, in via Verdi 13.
Nel 1961 fu la volta di via Scalabrini 6; seguì Palazzo Fogliani in via San Giovanni ed ora il palazzo fatto costruire negli ultimi decenni del 1700 da Girolamo Chiappini appartenente a una nobile famiglia di notai e giuristi piacentini, che, nella seconda metà dell’800, lo alienò al Collegio Alberoni.
«La Famiglia Piasinteina, oltre a inaugurare la sua sede compie il 68° compleanno. Come potete notare questa sede è accogliente è più piccola della precedente ma sicuramente più bella, più prestigiosa e risponde perfettamente alle esigenze del nostro sodalizio. Il trasloco è stato possibile grazie all’abnegazione di un gruppetto di persone con operazioni che si sono rivelate lunghe e laboriose, avvenute anche nei giorni più caldi dell’estate e che hanno richiesto molto tempo e impegno. Ai collaboratori più stretti Paola, Fabrizio, Mario, Marina, Lodovico e Pietro consegniamo un distintivo d’oro, a Franca l’Angil d’or e un pubblico ringraziamento a Franco, Carla, Walter, Mirella, Anna Maria, Pinuccio e Daniele: il loro entusiasmo ha cancellato i tentennamenti e i dubbi che la pandemia aveva alimentato e con tanto coraggio e tanta determinazione abbiamo intrapreso il trasloco» ha evidenziato il redsdur Danilo Anelli.
La Famiglia Piasinteina, accompagnata dalla benedizione di Padre Secondo Ballati, riprende quindi il suo cammino al servizio della piacentinità per continuare a essere custode di tutti quei valori che la caratterizzano. L’appassionata presentazione di Anelli è stata intervallata dall’intervento del presidente dell’Opera Pia Alberoni Giorgio Braghieri che ha tratteggiato la storia del Palazzo e indicato ruolo e sinergie con il sodalizio ospitato.
Danilo Anelli ha poi consegnato a Fausto e a Maurizio Frontini, figli del Socio fondatore Virgilio, una targa ricordo per la continua e fattiva partecipazione alla attività del Sodalizio. Fausto Frontini ha riferito un aneddoto mai raccontato prima. «Il 6 ottobre '53 i soci fondatori della Famiglia Piasinteina, alle 20,30, si riunirono presso il caffè-ristorante "Bottegone", in Piazza Cavalli, per sottoscrivere l'atto costitutivo. Mio padre, impossibilitato a intervenire per motivi di salute, consapevole dell'importanza di tale iniziativa per le ricadute positive sulla vita cittadina (come in effetti è stato), mi chiese di partecipare all'Assemblea in sua vece. Fu così che, in giovanissima età, presi parte alla nascita della Famiglia Piasinteina. Ancora oggi, porto con me l'orgoglio di aver assistito alla nascita dell'Associazione che ha rappresentato e rappresenta ancora un punto di riferimento importante per la conservazione, la tutela e la divulgazione della nostra identità piacentina».
In chiusura di cerimonia, prima del taglio della torta augurale, il concerto del maestro Roberto Sidoli al pianoforte e le voci del tenore Gianni Zucca e del soprano Rebecca Brusamonti.