rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Piazzale Crociate

A Piacenza quattro giorni dedicati al Pordenone tra convegni e visite guidate

Giovedì e venerdì Convegno internazionale di Studi a Palazzo Farnese, poi visite alla Cattedrale di Cremona e alle Basiliche di Cortemaggiore e Santa Maria di Campagna. Per la città si profila la possibilità di una terza salita

“Forza, terribilità e rilievo; Il Pordenone a Piacenza e dintorni”. Questo il titolo, tratto da un elogio del Vasari, del Convegno internazionale di studi che per quattro giorni illuminerà la figura e l’opera di Giovanni Antonio de’ Sacchis (1484 circa- 1539), meglio noto come Pordenone. Si inizia giovedì prossimo 23 maggio alle 10 a Palazzo Farnese Anticamera dell’Appartamento Stuccato con gli interventi delle autorità e degli organizzatori ai quali seguirà il fitto programma che vede intervenire diversi giovani studiosi italiani e stranieri. E’ articolato in due giornate (giovedì 23 e venerdì 24)  per un totale di cinque sessioni aventi attinenza con gli argomenti: gli affreschi della cupola di Santa Maria di Campagna e il funzionamento dei cantieri decorativi nel Cinquecento; i committenti piacentini; i restauri; i "dintorni" e altro. Il convegno proseguirà nel pomeriggio di venerdì con la visita al Duomo di Cremona, mentre nella mattinata di sabato è previsto un trasferimento a Cortemaggiore per la visita alla chiesa dei Francescani e al mausoleo dei Pallavicino. La giornata si concluderà alle 11,30 con la visita alla basilica di Santa Maria di Campagna. I contributi presentati dagli studiosi in sede di convegno saranno raccolti nei relativi Atti.

«Si tratta di un prestigioso convegno – ha detto il sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri in sede di conferenza stampa a Palazzo Rota Pisaroni - che consentirà di approfondire e di riflettere  intorno all’opera di questo grande pittore. E’ un evento promosso dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Parma e Piacenza, che la nostra amministrazione ha trovato già incardinato e che ha subito condiviso con entusiasmo, e per il quale siamo particolarmente grati al presidente della Fondazione Toscani per l’ampio sostegno».

«Con questa iniziativa - ha evidenziato Anna Còccioli Mastroviti, della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Parma e Piacenza - la Soprintendenza intende valorizzare e far conoscere in maniera più approfondita la figura e l'opera dell'artista che nella basilica piacentina di Santa Maria di Campagna e nella chiesa dei Francescani nella vicina Cortemaggiore, ha lasciato alcune tra le testimonianze più significative della sua attività di frescante e di pittore tout court. Il Convegno si inserisce in una serie di eventi dedicati alla figura di De’ Sacchis». Si è iniziato nel 2018 con “La Salita al Pordenone” in Santa Maria di Campagna e si proseguirà con la mostra che ci sarà alla fine di quest’anno, proseguendo su quella linea programmatica di studio, di tutela e di valorizzazione di monumenti e di artisti che conferma lo spirito di collaborazione e di confronto istituzionale e scientifico tra la Soprintendenza e le istituzioni locali.

«Il convegno – ha aggiunto il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, Massimo Toscani – fa  parte di un grande progetto di valorizzazione generale del Pordenone a cui hanno contribuito soprattutto i piacentini, che amano la basilica di Santa Maria di Campagna da sempre nel loro cuore. Dopo la salita al Guercino e la salita al Pordenone promossa e organizzata quest’ultima dalla Banca di Piacenza, la nostra città potrebbe arricchirsi dell’itinerario culturale “Andar per cupole” offrendo l’opportunità di poter salire sulla cupola di una terza chiesa: è un progetto che ci affascina, ma che deve ancora essere esaminato nella possibilità tecnica di realizzazione. Ci stiamo concretamente lavorando».

Il programma del convegno

Elogiato da Vasari per "forza, terribilità e rilievo nel dipingere", si legge nella nota di presentazione del Convegno, il Pordenone ha goduto di un'ampia fortuna critica, specie tra i contemporanei che lo ritenevano degno di essere accostato a Michelangelo per "grandezza" e "divinità" nel disegno. Tuttavia, a dispetto degli studi primo novecenteschi e della mostra ospitata nel Castello di Udine nel 1939, si sarebbe dovuto aspettare ancora a lungo prima che una nuova mostra organizzata a Villa Manin di Passariano in occasione della ricorrenza dei cinquecento anni dalla nascita (1984), ne ribadisse l'importanza, rendendolo noto al grande pubblico. L'assestamento definitivo della sua figura si deve ai prolungati studi di Caterina Furlan e di Charles E. Cohen, sfociati in due importanti monografie apparse rispettivamente nel 1988 (Milano, Electa) e nel 1996 (Cambridge University Press, 2 voll.). Su alcuni di questi punti sarà possibile fare luce grazie alla lettura di documenti dell’archivio di Santa Maria di Campagna, trascritti in occasione di questo convegno.

- Giovedì 23 maggio

Alle 10. Indirizzi di saluto di autorità e organizzatori, poi introduzione di Caterina Furlanm Uni buversità di Udine “ Il Pordenone a Piacenza e dintorni. Problemi aperti”.

Jason Di Resta, Kunsthistorisches Institut in Florenz - Max-Planck-Institut: “Pordenone, la decorazione della cupola e l’esaltazione visiva della Madonna di Campagna”.

Marinella Pigozzi, Università di Bologna “Pordenone: luce, colore, prospettiva, negli “scòrti delle figure al di sotto in su e di quelli in piano”.  Serena Quagliaroli, Archivio del Moderno, Università della Svizzera Italiana “Per Pordenone e la Maniera romana: circolazione dei modelli e funzionamento dei cantieri decorativi nel Cinquecento”.

Pomeriggio dalle 15: Maurizio Gariboldi, ricercatore indipendente, Piacenza “Barnaba Dal Pozzo”, Anna Riva, Archivio di Stato Piacenza “Francesco Paveri Fontana, Pier Antonio Rollieri e i fabriceri di Santa Maria di Campagna”. Anna Coccioli Mastroviti, Soprintendenza ABAP per le province di Parma e Piacenza “Per Paola Ceschi Lavagetto: rileggendo i documenti sui restauri del Pordenone in Santa Maria di Campagna”. Luca Panciera, restauratore “Note tecniche sul restauro dell’affresco di Sant’Agostino in Santa Maria di Campagna (aprile- agosto 2018), Gianluca Poldi e Giovanni C.F. Villa, Centro di Arti Visive, Università degli Studi di Bergamo “Aspetti tecnici del Pordenone frescante in Santa Maria di Campagna. Analisi non invasive”. Giovanni C.F. Villa e Gianluca Poldi, Centro di Arti Visive, Università degli Studi di Bergamo “Sotto il Pordenone. Osservazioni tecniche intorno alla pala Schizzi e al Matrimonio mistico di santa Caterina”. Filippo Piazza, Soprintendenza ABAP per le province di Mantova, Cremona, Lodi “Acquistò in quella città nome e fama grandissima: il Pordenone e Mantova”

Carolyn Smyth, Cabot University in Rome “Pordenone in Cremona. Expression through Fracture in a Time of Crisis”; Simone Fatuzzo, Università di Padova “Il Pordenone a Cortemaggiore. Qualche riflessione sulla cappella Pallavicino”

- Venerdì 24 maggio

Alle 9.30 Costanza Barbieri, Accademia di Belle Arti, Roma “L’Immacolata Concezione di Capodimonte e alcuni spunti sul soggiorno romano di Pordenone”. David Ekserdjian, University of Leicester “Sui disegni di Pordenone e Correggio”; Marco Tanzi, Università di Lecce “Giovanni Antonio da Pordenone: come un sisma nella Bassa”. Susanna Pighi, Conservatore di Kronos Museo della Cattedrale Piacenza “Il Pordenone a Piacenza e Cortemaggiore: le copie”

Alle 14.30 partenza da Palazzo Farnese in visita a Cremona: Chiesa Cattedrale

- Sabato 25 maggio

Alle 9 partenza da Palazzo Farnese Visita a Cortemaggiore: Chiesa della Santissima Annunziata e Basilica Minore di Santa Maria delle Grazie. Alle 11.30 Visita alla basilica di Santa Maria di Campagna.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

A Piacenza quattro giorni dedicati al Pordenone tra convegni e visite guidate

IlPiacenza è in caricamento