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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Ad un anno dalla scomparsa, Confindustria ricorda il direttore Betti con l’istituzione di borse di studio

Al premio di laurea riservato ai laureati in Global Business Management della Sede di Piacenza della Cattolica, si aggiunge ora la borsa di studio destinata ai laureati in un corso di Laurea in Ingegneria Meccanica o in Progettazione dell’Architettura

Ad un anno dalla scomparsa, Confindustria Piacenza ricorda il direttore Cesare Betti con l’istituzione di borse di studio per gli studenti delle università locali. Al premio di laurea riservato ai laureati del corso di laurea magistrale in Global Business Management della Sede di Piacenza della Cattolica, di cui si era già data notizia, si aggiunge ora la borsa di studio destinata ai laureati in un corso di Laurea in Ingegneria Meccanica o in Progettazione dell’Architettura attivi presso il Polo di Piacenza del Politecnico di Milano. Tutte le informazioni relative ai bandi sono reperibili sui siti delle rispettive Università. «Il 14 marzo 2020 - ricorda il presidente Francesco Rolleri - il nostro Direttore Cesare Betti ci lasciava, tra le prime vittime della più grande pandemia dei nostri giorni che ha portato via tanti piacentini e che ancora mostra tutta la sua aggressività. Il dottor Betti, nei tanti anni di servizio in Confindustria Piacenza, aveva sviluppato tanti interessi, sostenuto diverse iniziative ed interessanti progetti. L’ambito al quale, soprattutto negli ultimi anni, ha dedicato maggiore attenzione era certamente quello dei giovani. Non si stancava mai di dire che era a loro che dovevamo pensare e che tutta la nostra azione doveva essere indirizzata a creare le migliori condizioni per assicurare loro un futuro di sviluppo, di benessere e di serenità. Per questo abbiamo ritenuto che uno dei modi migliori per ricordarlo è quello di pensare ai giovani ed alla loro formazione. Tutte le volte che si parlava di iniziative a sostegno della loro formazione si entusiasmava e ci metteva tutto l’impegno. Non dimentichiamo che fu proprio lui nel 1990 a lavorare per nascere il nostro centro di formazione Forpin perché è sempre stato consapevole dell’importanza di investire sulle risorse umane, tanto più se sono ragazzi che devono prepararsi per il mondo del lavoro. A loro, in tutte le occasioni di incontro ricordava che occorreva impegnarsi a fondo, avere uno sguardo sul mondo, provare esperienze nuove anche al di fuori dei confini nazionali. Era molto contento quando ogni anno, a nome della Fondazione Tollini di cui era Presidente, consegnava la borsa di studio ai laureati del Double Degree. Lo sviluppo dei poli piacentini di Cattolica e Politecnico era una delle cose a cui teneva di più ed anche come membro della Fondazione di Piacenza e Vigevano aveva particolare attenzione per le loro iniziative».  «Confindustria Piacenza - conclude Rolleri - che è tra i fondatori di Epis (Ente per lo sviluppo dell’Istruzione Superiore della Cattolica) e di Polipiacenza (Politecnico) intende contribuire anche per questa via al consolidamento della presenza delle Università nella nostra città, consapevole del grande valore dell’istruzione universitaria e delle sue innegabili ricadute nel tessuto - non solo economico ma anche sociale-locale».

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