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Martedì, 16 Aprile 2024
Sicurezza

«Aggressioni sui treni e interruzioni del servizio non più tollerabili». Scioperi il 9 settembre

Previste cancellazioni dei treni. Il Siap: «Fenomeno in crescita: aumentare pene e sanzioni per la sicurezza dei cittadini»

Sciopero nazionale di 8 ore venerdì 9 settembre dalle ore 9 alle ore 17 di macchinisti e capitreno di Trenitalia, Italo, Trenord, Trenitalia Tper.«Le continue aggressioni ai danni del personale mobile del trasporto ferroviario non sono più tollerabili. Sono anni che segnaliamo con inquietudine un crescendo di violenze ai danni degli operatori delle Forze di Polizia (solo negli ultimi mesi nelle Province di Bologna e Reggio Emilia, presso le sezioni di Polizia Ferroviaria, operatori della Polizia di Stato sono stati aggrediti riportando delle lesioni abbastanza importanti, costole rotte e lesioni al menisco), e di tutti coloro i quali svolgono dei servizi di pubblica utilità a beneficio della collettività intera». Lo scrive in una nota il Sindacato Italiano Appartenenti Polizia che che esprime «la più totale solidarietà al personale mobile del trasporto Ferroviario» che esprime «la più totale solidarietà al personale mobile del trasporto Ferroviario», in sciopero venerdì 9 settembre.

Domani sono previste possibili cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e Regionali di Trenitalia in occasione dello sciopero del personale di guida e di bordo, programmato dalle 9 alle 17 e proclamato dai sindacati. La tabella dei treni garantiti è disponibile sul sito web trenitalia.com nella pagina dedicata agli scioperi. Informazioni su collegamenti e servizi saranno diffusi attraverso l'app Trenitalia, la sezione Infomobilità del sito web, i canali social e web del gruppo Fs Italiane, il numero verde gratuito 800 89 20 21, oltre che nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, alle self service e presso le agenzie di viaggio convenzionate.

Tornando alle problematiche delle aggressioni il sindacato «con ferma indignazione denuncia la sottovalutazione del fenomeno da parte della politica, incapace non solo d'impedirne la degenerazione, cercando di analizzarne le cause sociali, adottando corrispondenti misure di prevenzione e intervenendo sugli enti educativi. Non è stato trovato lo spazio per introdurre disposizioni normative in grado di esercitare una qualche forma di dissuasione e di eventuale severa repressione. I reati di interruzione di un pubblico servizio, percosse, lesioni (ovviamente lievi), minacce non svolgono quell’effetto deterrente e dissuasivo a protezione di chi svolge compiti di pubblico interesse».

Il sindacato chiede «che i responsabili vengano perseguiti con processi veloci, pene certe e introduzione di sanzioni e pene accessorie severe: potrebbe essere una strada utile, a condizione, però, di non mettere in discussione il principio della natura rieducativa delle pene». Per il Siap «tutto questo sta portando a un totale senso di impunità che non è più tollerabile nella maniera più assoluta. È necessario intervenire legislativamente per rafforzare su vari fronti la percezione di sicurezza dei cittadini, attraverso la salvaguardia e la difesa di chi, ogni giorno, lavora per assicurare il funzionamento della macchina pubblica in tutte le sue declinazioni, al servizio dei cittadini delle Istituzioni e dell’intera collettività. L’allarme sociale conseguente al susseguirsi di eventi di gravissima efferatezza in danno delle Forze dell’Ordine e al personale mobile del trasporto ferroviario che domani sciopererà, sta diventando consuetudine sulla base di una totale impunità».

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