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Venerdì, 22 Settembre 2023
Emergenza carcere

«Al carcere di Piacenza 17 arrivi in un giorno. Non è una discarica per detenuti, situazione grave»

I sindacati di polizia penitenziaria scrivono uniti al provveditorato e al Dap: «Serve un tavolo di confronto al più presto»

«Continuiamo ad assistere inermi all’invio di detenuti provenienti dalla regione al carcere di Piacenza. Addirittura sabato scorso sono arrivati ben 17 detenuti provenienti da vari istituti del distretto. Riteniamo inammissibile l’invio in un'unica giornata di tutti questi detenuti tra l’altro a dir poco ingestibili». Così in una nota unitaria intervengono i sindacati di Polizia penitenziaria Sappi, Osapp, Uspp, Cisl Fns, Cnpp che hanno scritto al provveditorato regionale e al Dipartimento dell'amministrazione penitenizaria.
«Dopo le rituali procedure di accoglienza - dicono i sindacati - i detenuti sono stati allocati presso il reparto “nuovi giunti” dove da subito hanno iniziato a protestare e a rompere suppellettili e sgabelli delle proprie celle, creando una situazione di estrema criticità che si è protratta sino ad oggi. Riteniamo che questo istituto e il personale che vi opera meriti più attenzione e rispetto. Tale istituto non può e non deve diventare una discarica di detenuti violenti ed intemperanti, provenienti da tutto il distretto». 

«Presso la Casa Circondariale di Piacenza - sottolinea la nota sindacale - sono presenti reparti destinati ai detenuti protetti e comuni, a regime aperto (forse con troppa disinvoltura), dove continuamente si verificano aggressioni sia tra di loro stessi che contro i poliziotti; un reparto Roi (isolamento) e il Reparto A (Sezione ex art 32) sempre completamente affollato visti i continui arrivi di detenuti facinorosi da tutti gli altri istituti della Regione. Il provveditorato regionale limiti il più possibile il flusso continuo di detenuti di difficile gestione verso l’istituto di Piacenza per rendere meno gravoso il lavoro dei poliziotti che vi prestano servizio. Non si comprende infine il perché l’amministrazione regionale riassegni alla Casa Circondariale di Piacenza gli stessi detenuti che si sono resi protagonisti in passato di gravissimi episodi ed eventi critici riguardanti anche l’ordine e la sicurezza dello stesso istituto, oltre a minare l’incolumità fisica dei poliziotti penitenziari che vi lavorano».

«Inutile osservare - conclude la nota - che il carcere di Piacenza regge solamente grazie ai poliziotti in servizio, che sono pure significativamente sotto organico, che fanno fronte alle inadempienze ed alle gravi colpe dell’amministrazione penitenziaria. Si chiede di aprire un tavolo di confronto sulle criticità dell’istituto di Piacenza perché la situazione è divenuta inaccettabile ed allarmante».

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