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Al circolo Carroccio Ballerini racconta la vita del tenore Gino Bonelli

La nostalgia del tempo passato, o meglio Nustalgia dal teimp passa", è il filo conduttore di una serata teatrale che il Circolo Culturale "il Carroccio" (via Castellana, 25),  propone mercoledì 14 novembre con la versione cinematografica a colori, restaurata dal Cineclub Piacenza, della commedia musicale in dialetto piacentino, dedicata da Alessandro Ballerini al tenore Gino Bonelli, andata in scena in due serate  a tutto esaurito, nel maggio del 1994 al Teatro Municipale, con l'apporto della compagnia dialettale "Turris", regista Giorgio Brolli oggi scomparso. La serata organizzata dalla presidente del Circolo Carroccio Marziana Franza Gerelli con i suoi soci, vuole ricordare il grande tenore piacentino "Gino Bonelli", artista che negli anni ante guerra, ha calcato con successo, come protagonista, le scene di tutto il mondo lirico di allora: Metropolitan di N.Y., Scala di Milano, Operà di Parigi, Coven Garden di Londra, Bolshoi di Mosca, ecc ..

Municipale della nostra città, Per l'occasione saranno presenti alcuni personaggi del mondo lirico quali il soprano della Lituania, Jolanta Staneljte, già vincitrice di un "Premio Flaviano Labò", il tenore Gianni Zucca, il coro della Torricella diretto dal Maestro Marco Beretta, coristi del Municipale, il chitarrista Morsia, il pianista Davide Ridella, attori tra i quali Carlo Aldrighi, Pinuccia Zuffada, Valerio Brolli, Candida Paraboschi e con Marilena Massarini.

La commedia, tra cantanti e attori vede impegnati circa150 artisti, in un testo che tratta la vita del tenore Gino Bonelli, in una serie di "flashback" che riguardano la suggestiva storia dell'artista e quella della moglie Mariuccia. La coppia, nel periodo fascista fu costretta a riparare all'estero, in particolare oltre Cortina, dove il cantante lirico ebbe unanimi consensi e prestigiosi riconoscimenti. Nella commedia l’artista piacentino viene impersonato da bambino, dal bobbiese, oggi affermato pianista Davide Ridella (che canterà con struggente voce bianca: l'Ave Maria e Panis Angelicus) e in carriera, dall'affermato tenore Gianni Zucca (in alcune suggestive Serenate o in canti all'osteria e un atto della Boheme, con il famoso soprano Lituano, Jolanta Staneljte). Tra le scene l'oste, e il chitarrista dell'osteria Cesare Valla, locale frequentatissimo negli anni "30”, sarà interpretato da Bruno Morsia. Lo spettacolo tratta il tema degli anziani, attraverso commoventi dialoghi in dialetto di due coniugi che rimasti soli, spaziano con la fantasia in una serie di ricordi della loro vita e rivivono tra un nostalgico dialogo e l'altro, i momenti più importanti della loro vita coniugale.

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