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Al Nicolini donate una pagina del Falstaff e una foto autografata di Verdi in ricordo di Angiolo Tarocchi

 Il concerto, a margine della cerimonia, ha voluto ricordare il docente scomparso con l'esecuzione di brani Hancock e Verdi eseguiti dagli studenti del Nicolini e da un allievo di Tarocchi, Rosario Di Rosa

Una foto autografata di Giuseppe Verdi e la pagina del manoscritto originale del Falstaff, sono state donate al Conservatorio dalla famiglia di Angiolo Tarocchi, docente di composizione del Nicolini, prematuramente scomparso, a cui la scuola di alta formazione musicale piacentina ha intitolato l'aula jazz. «Si tratta di due oggetti custoditi gelosamente dalla famiglia Tarocchi per ben quattro generazioni» - spiega Antonio Della Torre cugino di Angiolo. «Provengono dalla donazione iniziale che ci era stata fatta dalla figlia di Verdi, Maria; testimonianze preziose che la mamma di Angiolo ha voluto donare emblematicamente al Conservatorio che suo figlio considerava una seconda casa». La presidente del Nicolini, Gianna Arvedi, ha promesso che i doni ricevuti verranno valorizzati nel migliore dei modi: «Anche perché sono oggetti che arricchiscono non solo la scuola, ma tutta la città». Il foglio del Falstaff, secondo la responsabile della biblioteca del Conservatorio, Patrizia Florio, ha un valore inestimabile: «Perché testimonia l'iter compositivo di Verdi in quanto contiene l'ossatura, la prima stesura scritta dal compositore che poi ha modificato». Il concerto, a margine della cerimonia, ha voluto ricordare il docente scomparso con l'esecuzione di brani Hancock e Verdi eseguiti dagli studenti del Nicolini e da un allievo di Tarocchi, Rosario Di Rosa.

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