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Al piacentino Comolli la guida delle strategie agroecologiche ed enoturistiche per la ripresa di Amatrice

Fondato il Coordinamento Amatrice2016 Sisma per progettare e programmare la ripresa territoriale

Amatrice epicentro del sisma 2016 si propone e diventa un comune simbolo della rinascita del Centro Italia. Enti e Associazioni nazionali nate a seguito di terremoti, alluvioni si sono uniti in un Comitato Promotore per dare vita e sviluppare uno o più progetti adattati a aree diverse, di carattere agroalimentare, turistico, sociale, ambientale in sintonia con le scelte programmatiche del Recovery Fund e del Next Generazion UE.

Ad Amatrice il 4-5 settembre 2021 ci sarà il primo incontro del coordinamento nazionale con i comuni “distrettuali” di Arquata del Tronto, Campotosto e Norcia. E’ previsto anche il rilancio immediato della #borsaturismo del Centro Italia come una delle attività da riproporre in modo efficiente e in sintonia con le nuove modalità post Covid. L’intenzione è quella di far nascere in tempi brevi una rete di enti economici sociali, civili, universitari e un coordinamento aggregante del Centro Italia dedicato allo sviluppo di distretti produttivi agroalimentari-turistici in sintonia con la Farm to Fork UE, il Green Deal UE e le azioni collegate alla riorganizzazione, rivalutazione e rioccupazione delle area vasta-interna vicino all’appennino centrale, come esempio anche per altre “regioni” italiane.

La rete si compone di diversi enti e associazioni rappresentati nel coordinamento nazionale da: Diego Camillozzi (La Terra Trema Noi No), Angelo Nobile (Ricostruiamo Saletta), Rosario Maccarrone (Comitato Alluvione Veneto), Maria Paola Meli (Associazione Europa Cultura - Italia), Marco Roda (Comitato per la Ricostruzione di Scai Varoni di Amatrice) …oltre a tanti altri. Un network nazionale unico. A Claudio Iezzi Mammarella, fundraiser, cooperatore e consulente di reti di imprese e sociali piemontese, è stato dato incarico di coordinare le varie realtà economiche imprenditoriali, comitati, fondazioni e associazioni sociali nate negli anni, movimenti e rappresentanze politiche di enti regionali, provinciali e locali dei diversi territori che sono stati danneggiati da calamità naturali. 

Al piacentino Giampietro Comolli, agronomo economista esperto di distretti produttivi turistici, è stato affidata la guida delle progettualità di iniziative agroecologiche, alimentari e enoturistiche per le aree deboli, fragili e vulnerabili. Comolli inoltre sarà coordinatore del comitato nazionale delle potenzialità e prospettive di lavoro dei territori di area vasta e interna colpiti da calamità e della valutazione economica concreta delle ampie necessità infrastrutturali e strutturali per garantire servizi generali, sanitari e di vivibilità sociale e civile dei distretti feriti.

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