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Venerdì, 29 Marzo 2024
Attualità Monticelli d'Ongina

Al Rotary Fiorenzuola si guidano i droni, la professione del futuro

Un grande esperto della materia come il morfassino Gian Francesco Tiramani, fondatore della startup “Skyview”, è stato ospite di una serata organizzata dal Rotary Fiorenzuola

I droni, ovvero i velivoli radiocomandati con pilota remoto,di origine militare (come del resto alcune essenziali tecnologie come internet) negli ultimi tempi hanno trovato larga applicazione in molte attività civili, dal controllo del territorio, al monitoraggio dei criminali, dall'analisi dei terreni, alla ricerca di dispersi dopo le calamità naturali. Ma anche per un uso strettamente ludico.

Un grande esperto della materia come il morfassino Gian Francesco Tiramani, fondatore della startup “Skyview”, è stato ospite di una serata (la prima dell’anno sociale del neo presidente Francesco Timpano) organizzata dal Rotary (e Rotaract) Fiorenzuola nel suggestivo agriturismo “la finestra sul Po” a San Nazzaro di Monticelli d’Ongina (Pc).

Dopo la conclusione di un corso svoltosi nel piazzale antistante l’agriturismo,nel quale, dopo la parte teorica, è stato utilizzato un drone per le dimostrazioni, durante la “conviviale” alla quale hanno preso parte anche soci provenienti da Parma, Tiramani nella sua interessante relazione corredata da filmati,ha spiegato le peculiarità di questa innovativa tecnologia ed ha esordito affermando che «il futuro è qui! Si tratta- ha precisato- di un aeromobile a pilotaggio remoto e quindi si devono rispettare le regole previste per lo spazio aereo».

Tiramani ha volutamente trascurato l’aspetto ludico (spesso non si conoscono gli elementi base del pilotaggio, i droni vanno a sbattere continuamente contro pareti o alberi mortificando irrimediabilmente le aspettative dei piloti alle prime armi), per concentrarsi sulla tecnologia professionale. «Oggi nel mondo quella più evoluta è in India, Cina ed Israele, nazioni che hanno quindi superato gli Usa».

La loro storia ha inizio addirittura nella Prima Guerra Mondiale, quando l'”Aerial Target” e la cosiddetta “Bomba Volante” (1916) fecero la loro apparizione sui campi di battaglia. Dopo, il percorso si è quasi esclusivamente sviluppato in ambito militare, sia a scopi di spionaggio, che di bombardamento, ma a partire dalla metà degli anni 2000, sempre più società hanno sviluppato dei prodotti “consumer”, una sorta di successore degli aeroplani telecomandati usati in infanzia o dal folto nugolo di appassionati di modellismo. Dalle forme e dimensioni mediamente contenute – per spiccare il volo, il dispositivo deve essere sufficientemente leggero – sul mercato si trovano tre grandi famiglie di drone: con struttura a eliche, con struttura planare ed ibridi. «Ma non va mai dimenticato- ha ribadito Tiramani- che ci sono sempre delle regole da rispettare, anche quando si utilizzano questi robot volanti per puro divertimento e così non è più così raro assistere ad intervento delle Forze dell’ordine con il sequestro dell’attrezzatura e sanzioni molto pesanti (anche penali)». 

Molti i loro utilizzi, per esempio per monitorare la salute delle strade e dei viadotti, linee elettriche, insomma delle infrastrutture; ed ancora per protezione civile (nei terremoti, alluvioni, ricerca di persone scomparse), tutela dei beni artistici ed architettonici. Moltissimi gli usi in agricoltura: sono in grado di compiere la scansione di un ettaro in tre minuti! Questo per citarne alcuni.

Ma i droni (come la robottica) sono il futuro e la loro applicazione lascia lo spazio a tutta l’inventiva possibile. Non va tuttavia mai dimenticato che sono soggetti a regole precise di utilizzo che verranno ulteriormente normate e quindi è essenziale essere preparati adeguatamente con corsi professionalizzanti. Insomma uno dei lavori del futuro a cui possono aspirare i giovani.

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