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Alla scuola De Amicis l’Imam parla ai genitori degli alunni per le raccomandazioni sul Ramadan

Organizzato dalla Comunità islamica di Piacenza: «L’invito all’incontro è aperto anche a tutti i genitori curiosi di conoscere una fede diversa, cercando di renderlo un momento di riflessione e conoscenza»

Lunedì 14 maggio alle ore 18,30 presso l’aula magna della scuola De Amicis, in via Farnesiana si terrà una riunione indetta dalla scuola ( Direzione IV° Circolo Didattico) in collaborazione con la Comunità Islamica per un momento di riflessionee di condivisione in merito al sacro mese del Ramadan. Saranno presenti l’Imam Sheykh Yaseen Alyafi e il Presidente della Comunità Islamica.

A darne notizia, in una nota, è la comunità islamica di Piacenza che aggiunge: «L’invito all’incontro è aperto anche a tutti i genitori curiosi di conoscere una fede diversa, cercando di renderlo un momento di riflessione e conoscenza».

«L’avviso – si legge nella nota - è rivolto alle famiglie musulmane con bambini che frequentano le scuole pubbliche.  Dopo diversi incontri, ultimo quello del 20 aprile tenutosi al centro della Comunità Islamica di Piacenza tra l’Imam, alcuni docenti e genitori,  e nel quale sono state formulate alcune raccomandazioni, è stato dato seguito ad una di queste organizzando un incontro assieme alla Scuola e rivolto alle famiglie che affronteranno il mese del Ramadan che inizierà mercoledì 16 maggio».

«Per l’Imam di Piacenza sarà l’occasione per ribadire in maniera ancora più incisiva gli obblighi e le esenzioni relative al digiuno del mese di Ramadan.  In particolare, l’Imam ha già sottolineato in varie occasioni, che la prescrizione del digiuno non è valida per i più piccoli, che sono totalmente esenti da questo obbligo che invece riguarda solo coloro  che sono in grado di aderire con piena consapevolezza e autonomia decisionale». 

«L’Imam ha sottolineato anche che, sia per i più piccoli che per i più grandi, il digiuno è un atto di adorazione e come tale l’Islam come fede non permette che sia causa di malesseri fisici o mentali.  “La fatica è doverosa, richiede pazienza e sacrificio, ma non può intaccare la salute della persona” – dice l’Imam. Molte sono quindi le deroghe permesse dall’Islam: i bambini in primis, i malati impossibilitati, le donne gravide o in fase di ciclo e il viaggiatore; questi possono essere esenti dal sostenere il digiuno. La flessibilità dell’Islam porta anche all’esenzione di molti altri soggetti, valutati caso per caso da un Imam qualificato o da un Mufti (autorità religiosa islamica). Ad esempio per coloro che sono sottoposti a condizioni di lavori difficili  e per le quali un digiuno potrebbe arrecare danno alla salute della persona, quest’obbligo decade momentaneamente fino al suo recupero in condizioni favorevoli».

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