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Giovedì, 28 Marzo 2024
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«Ambiente: un problema etico in cui al principio di responsabilità deve accompagnarsi quello di precauzione»

«E’ stato sufficiente il messaggio di una ragazzina per raggelare sicurezze e molti ingiustificati trionfalismi»: l’intervento del dottor Miserottii al Periti day

L’eclettica attività divulgativa scientifica culturale proposta dal ciclo di incontri  “Periti day - Every day”, ha ospitato il dottor Giuseppe Miserotti, esponente dell’ISDE e già presidente dell’Ordine dei medici di Piacenza, che ha svolto il tema “ Ecologia e salvaguardia dell’ambiente: un problema etico” del quale il relatore ci ha cortesemente fornito l’ampia sintesi che offriamo in visione ai nostri lettori.

«Per anni abbiamo ritenuto che un modello di sviluppo come l’attuale - potesse essere infinito - alla luce delle scoperte che il mondo scientifico ci metteva davanti con tranquillizzante continuità ed enfasi. Già negli anni ’60 con convincente documentazione scientifica ed economica, qualcuno, sicuramente più illuminato e con una vision a 360° aveva tuttavia paventato l’impossibilità di produrre e consumare secondo una logica senza limiti. Oggi a 50 anni di stanza dobbiamo pensare all’ambiente come ad un problema etico in cui al principio di responsabilità deve accompagnarsi quello di precauzione.

La Pianura Padana è una delle 5-6 aree a maggior inquinamento aereo del mondo. Il Direttore generale dell’OMS dottor Tedros Adhanom Ghebrejesus parla dell’inquinamento atmosferico come “del nuovo tabacco” facendo presente che il solo atto di respirare uccide 7 milioni di persone all’anno. Esiste una preoccupante reciprocità di effetti tra inquinamento atmosferico e mutamenti climatici.

Le acque dei nostri fiumi e dei nostri mari sono sempre più inquinate da pesticidi, sostanze chimiche organiche di varia provenienza, di farmaci, di plastiche, di microplastiche, di radon, di amianto. Secondo il rapporto annuale ISPRA anche molte delle falde acquifere sia superficiali che profonde sono inquinate da sostanze chimiche (specie pesticidi) con inevitabili ricadute sulla catena alimentare, sia animale che umana. Oggi qualsiasi ambiente della nostra quotidianità è fortemente influenzato dalla presenza di campi elettromagnetici (forma questa particolarmente insidiosa per le giovani generazioni ), eppure si vorrebbe aumentare con l’introduzione del 5G il livello di queste frequenze già così elevate da poter parlare di microonde.

C’è da sperare che i sindaci, massime autorità per la tutela della salute, si oppongano al 5G come già accaduto in alcune città europee (es. a Bruxelles sede del Parlamento Europeo) chiedendone la moratoria. L’ambiente - nella sua accezione più estesa- è un fondamentale determinante di salute ed è molto più importante che non gli stessi servizi sanitari.

Allora viene da chiedersi: quale consapevolezza etica ha l’uomo moderno se - pur conoscendo questi rischi – persiste in una logica di irresponsabile leggerezza? Con grande fatica si sta facendo spazio un mondo più responsabile che fa della ricerca e della innovazione il proprio elemento caratterizzante. Sono realtà minoritarie sia sul piano imprenditoriale che scientifico, ma bussano alla porta di una società disattenta  e superficiale per dirci che esistono possibilità enormi di sviluppo e ricerca per il futuro.

Si dovranno modificare stili di vita, mobilità, tipologia alimentare, modelli produttivi. E’ stato sufficiente il messaggio di una ragazzina (Greta Thurnberg) per raggelare sicurezze e molti ingiustificati trionfalismi di un mondo che persiste nei miti di uno sviluppo insostenibile, fatuo e consumistico. Forse proprio sull’ambiente, sullo sviluppo sostenibile e su nuovi scenari economici - che solo una ricerca  innovativa può assicurare - si possono pensare “politiche “ autenticamente capaci di scommettere su un futuro rispettoso delle giovani generazioni e del loro futuro.

In questa direzione le politiche nazionali ed ancor più una visione autenticamente europea ed europeista potranno giocare un ruolo determinante per l’ambiente e quindi per la salute dei cittadini. Questo l’auspicio per un futuro eticamente più vicino ai destini dell’uomo».

       

                     

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