Anche a Piacenza limiti a scorte di pasta e farina, tra “max 4 pezzi” e scaffali semivuoti
Diverse le catene della grande distribuzione con punti vendita in città e provincia che hanno messo un tetto massimo per l’acquisto di alcuni prodotti
Anche a Piacenza limiti a scorte di pasta e farina, tra “massimo 4 pezzi” e scaffali semivuoti. Immagini, scattate e inviate da due lettori, che testimoniano come certi timori legati ai consumi, stiano attraversando anche il nostro territorio.
Diverse le catene della grande distribuzione, con punti vendita in città e provincia, che avvisano i clienti di un tetto massimo per l’acquisto di alcuni prodotti, come olio di semi, pasta e farina. In altri gli scaffali dei beni di necessità appaiono più spogli del consueto, vuoi per la maggiore richiesta, vuoi per la scelta di contenere l'acquisto di massa con un rifornimento meno incalzante.
Vendite contingentate, in corso da diversi giorni, scattate dopo la corsa ai beni di prima necessità avvenuta in altre città. Un impulso - già osservato due anni fa, nei primi giorni della pandemia - alimentato dalla paura della mancanza di approvvigionamento, dell'inflazione per la guerra in Ucraina, o di ulteriori rincari, dopo quelli già avvertiti per bollette e carburanti.