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L'appello alla città: «Aiutateci a tutelare e conservare il Duomo»

Il vescovo Adriano Cevolotto e l’Opera della Cattedrale di Piacenza “Domus Justinae” hanno fatto appello a tutte le categorie economiche piacentine per «tutelare e conservare il Duomo patrimonio religioso, storico e culturale dell’intera Chiesa piacentina e della cittadinanza tutta»

Il vescovo Adriano Cevolotto e l’Opera della Cattedrale di Piacenza “Domus Justinae”, in occasione dei Novecento anni, hanno fatto appello nella giornata dell'11 novembe, in vescovado, a tutte le categorie economiche piacentine per “tutelare e conservare il Duomo patrimonio religioso, storico e culturale dell’intera Chiesa piacentina e della cittadinanza tutta”. E’ così nata l’Associazione Amici della Cattedrale che coinvolge direttamente le categorie economiche ma anche soci sostenitori.  Il vescovo Adriano Cevolotto nel suo intervento introduttivo ha detto: «Il Duomo deve mantenere i segni della storia. Attorno all’evento dei 900 anni stiamo costruendo una serie di iniziative: vogliamo mettere in dialogo la Cattedrale con il territorio. In questo centenario puntiamo sulla valorizzazione di questo grande patrimonio.  E’ un evento di tutti. Novecento anni fa un terremoto aveva compromesso molti edifici della città e la città si unì per la costruzione della Cattedrale. Oggi c'è una analogia con allora. Dopo la pandemia c'è bisogno di ripresa e di richiami simbolici. Allora nella Cattedrale convenivano tutte le categorie del territorio. Ci sono le formelle a testimoniarlo. Vorremmo che oggi, l’occasione dei 900 anni fosse un mvescovo cevolotto-2odo per rendere partecipe ogni associazione. Abbiamo bisogno di tutti.  Vi proponiamo anche un giubileo del lavoro in cattedrale o in piazza per valorizzare tutte le forme produttive».

«Vi chiediamo - ha detto Giovanni Struzzola, presidente dell’Opera della Cattedrale - di provvedere alla Cattedrale come edificio. Servono dai 20 ai 30mila euro ogni anno per la manutenzione ordinaria del Duomo che deve essere un bene sostenuto da tutto il territorio. L'Associazione Amici dell'opera nasce con lo scopo di richiamare le origini della Cattedrale costruita grazie alle categorie economiche di allora.  Vi chiediamo di partecipare a questo progetto, come soci sostenitori o benemeriti con un sostegno economico per la manutenzione della Cattedrale.  Nel Consiglio saranno presenti i rappresentanti delle categorie. Il Duomo ha bisogno di voi». «L'impegno delle categorie nella realizzazione del Duomo di Piacenza è scolpito nella pietra. Sul portale c’è la data: 1121, anno di inizio della costruzione che si concluderà nel 1235. Oggi - ha spiegato Manuel Ferrari, direttore dei Beni  Culturali e Artistici della Diocesi - raccogliamo il testimone di quell’impegno. Ci sono le formelle a documentare il contributo di tutte le categorie economiche di allora: panettiere, calzolai, merciai, tintori, conciatori, costruttori dei carri. Oggi la Cattedrale ha bisogno di lavori perché i rivestimenti creano problemi. Sono stati fatti vari interventi manutentivi sul campanile, ora bisogna continuare i lavori sui fronti est. Ci vuole una attività manutentiva programmata continua, tutti gli anni. Le associazioni possono dare un aiuto per far conoscere la Cattedrale alla città. Abbiamo un programma di iniziative per i 900 anni, dal primo dicembre: 200 eventi  al servizio della comunità.  Occorre riscoprire il senso identitario del Duomo e riappropriarsi di questo simbolo». L’Associazione Amici dell’Opera della Cattedrale “Domus Justinae” ha come scopi: la valorizzazione e conservazione dei beni culturali della Basilica Cattedrale, in un’ottica di tutela del patrimonio storico e artistico a favore di tutta la cittadinanza e la promozione nell’ambito cittadino ed universale del Duomo di Piacenza attraverso l’organizzazione di iniziative culturali e divulgative (seminari, convegni, concerti, rassegne, pubblicazione di materiale illustrativo, accoglienze di visitatori).

categorie economiche piacentine 2021-2Presenti all’incontro con il vescovo Cevolotto, il presidente dell’Opera, Giovanni Struzzola e il direttore dei Beni  Culturali e artistici della Diocesi, Manuel Ferrari, e i rappresentati di tutte le categorie economiche. Per Confindustria: il presidente Francesco Rolleri e il direttore Luca Groppi, per Confapindustria il presidente Gian Giacomo Ponginibbi e il direttore Andrea Paparo, per Confagricoltura il presidente Filippo Gasparini e il direttore Marco Casagrande, per Confcooperative il direttore Nicoletta Corvi, per Confesercenti il presidente Nicola Maserati e il direttore Fabrizio Samuelli, per Coldiretti segreteria Cinzia Pastorelli, per C.N.A. il presidente Giovanni Rivaroli e il direttore Enrica Gambazza, per Libera Associazione Artigiani il direttore Alberto Bottazzi, per Unione Commercianti Piacenza il direttore Gianluca Barbieri e per U.P.A. Federimpresa il vice-presidente Giancarlo Gerosa.

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