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Asili nido, il numero dei posti tra comunali e convenzionati salirà a 626

L’assessore all’infanzia Sgorbati risponde a Trespidi: «A Piacenza non ci sono liste d’attesa per i nidi. Edugate avrà due sezioni in più per 14 nuovi posti dall’anno prossimo». A oggi il sistema può accogliere 270 bambini in convenzione e 328 in quelli comunali e 14 part time

Dopo la riflessione di Massimo Trespidi, consigliere comunale del gruppo "Liberi", sul sistema dei servizi per l'infanzia (0-3 anni) del territorio di Piacenza, arriva la replica dell'assessore ai servizi sociali Federica Sgorbati. 

«Ritengo doveroso esprimere alcune precisazioni in merito alle considerazioni presentate dal consigliere Trespidi, derivanti da alcuni dati che ritengo non corretti ed estrapolati in modo che si potrebbe creare un’indebita confusione. In realtà, come ho avuto modo di dire in diverse circostanze, a Piacenza oggi le liste d’attesa per l’accesso ai nidi non esistono, perché completamente esaurite: questa è la situazione reale che è verificabile al servizio educativo del Comune di Piacenza». È l’assessore all’Infanzia del Comune di Piacenza, Federica Sgorbati, a replicare all’intervento del consigliere di Liberi, Massimo Trespidi secondo cui solo il 15% dei bambini tra 0 e 3 anni troverebbe posto al nido.

E lo fa partendo dai dati. «Il consigliere Trespidi – spiega Sgorbati – fonda la sua tesi su un assunto che non ritengo corretto, ossia che ad oggi gli asili nido comunali avrebbero 146 bambini assegnati e 143 su posti convenzionati, per un totale di 289, e 142 bambini in lista di attesa. Questi dati, forniti dagli uffici in data 10 settembre al consigliere Trespidi, rispondono alla specifica richiesta dallo stesso formulata in merito al numero di richieste accettate e di domande rivolte al servizio formazione, ma non fotografano il quadro complessivo. Il numero complessivo dei bimbi 0-3 anni accolti nei nidi comunali e su posti convenzionati, infatti, è ben maggiore di quello indicato, perché le famiglie dei bimbi già ammessi negli anni precedenti non hanno dovuto presentare domanda in quanto accedono di diritto agli anni successivi».

«Inoltre – aggiunge l’Assessore - come specificato dalla sottoscritta durante il Consiglio comunale, quei dati non sono più dati attuali, dal momento che ad Federica Sgorbati-6oggi non esiste più alcuna lista di attesa, perché è stata completamente esaurita e sono state contattate tutte le famiglie che erano prima in lista».  «Mi sembra chiaro che per ottenere la percentuale dei bimbi utilmente collocati in nidi comunali e su posti convenzionati sia necessario partire non dal numero delle domande pervenute agli uffici, ma dai posti bambino effettivamente esistenti e, come detto, completamente occupati: 270 posti in convenzione, 328 posti comunali (comprendendo anche i posti del servizio Edugate) e 14 posti part time per un totale complessivo di 612 posti, esclusi i posti su offerta privata».

«Da qui – continua Federica Sgorbati – si può eventualmente costruire una percentuale, ma certamente non facendo riferimento ai dati dell’ufficio anagrafe che ovviamente presentano un quadro complessivo della popolazione piacentina tra 0 e 3 anni, senza considerare le evidenti specificità. Ad esempio, che possono presentare domanda di accesso ai nidi le famiglie di bimbi nati entro il maggio dell’anno educativo in corso, escludendo di fatto i bimbi sotto i 3 mesi di età. Inoltre, molte famiglie, per scelta personale, ritengono di non mandare i bimbi al nido, iniziando il percorso educativo dalla scuola materna quindi dopo il compimento del terzo anno. Tante variabili di un quadro certamente complesso, che merita un’attenzione e valutazioni più approfondite dei singoli numeri».

E l’assessore Sgorbati va oltre, tenendo a sottolineare quanto si sta facendo. «Partendo dal fatto che nell'anno in corso non vi sono bambini in lista di attesa ed in considerazione del fatto che stiamo sicuramente vivendo un anno educativo che non trova paragone negli anni passati, l'Amministrazione sta lavorando per ricavare ulteriori 14 posti bambino (due nuove sezioni) presso il servizio educativo Edugate che, con buona probabilità, saranno pronti e disponibili nell’anno educativo 2021-2022, portando così i posti complessivi tra comunali e convenzionati a 626».

«Stiamo ugualmente lavorando per garantire la massima flessibilità del servizio, motivo per cui nel regolamento di accesso ai servizi educativi abbiamo previsto l'apertura dei nidi alle 7.30, oltre alla possibilità di offrire il tempo prolungato pomeridiano sino alle 18 per tutte le famiglie che ne manifestino la necessità. Anche il servizio di nido estivo - che ha visto frequentare ben 90 bambini - attivato quest'anno in brevissimo tempo, quando molti comuni capoluoghi hanno preferito soprassedere, è stata una ulteriore risposta alle famiglie che ci hanno rappresentato l'esigenza e una possibilità in più offerta ai bambini per permettergli di tornare a socializzare dopo i duri mesi del lockdown».

«Proprio perché – conclude quindi l’assessore Sgorbati - occorre partire dalla realtà - e non da rapporti numerici - ed alla luce della emergenza sanitaria che stiamo vivendo, nei giorni scorsi è stato creato un gruppo di lavoro per analizzare i reali bisogni delle famiglie, bisogni che non possono essere certo ricavati da una mera analisi di proporzioni numeriche, ma da necessità concrete e reali. Questo è il compito di un buon amministratore, che non si può affidare a una calcolatrice».

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