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A novembre chirurgia programmata a Castello e alla clinica Piacenza

L’obiettivo è quello di mantenere nell’ospedale cittadino i degenti più impegnativi e di trasferire in altre strutture quelli in situazioni meno gravi. 80 nuovi posti letto Covid-19 alla Casa di Cura Privata S. Antonino e 40 nuovi posti letto di chirurgia pulita no Covid-19 alla Casa di Cura Privata Piacenza

Le cliniche "Piacenza" e "Sant’Antonio" ancora a fianco dell’Azienda Usl di Piacenza in questa nuova fase della pandemia. Nella mattinata di lunedì 26 ottobre, il direttore sanitario Ausl Guido Pedrazzini e i direttori sanitari delle case di cura, Mario Sanna e Giuseppe Civardi, hanno presentato il nuovo accordo per la messa a disposizione di posti letto Covid per la rete provinciale e la programmazione degli interventi chirurgici.

Entro la metà di novembre, con il progredire della pandemia, gli interventi saranno riprogrammati sia alla clinica Piacenza sia all’ospedale di Castelsangiovanni. L’obiettivo è quello di mantenere nell’ospedale cittadino i degenti più impegnativi - «in totale ad ora sono 10 i pazienti in terapia intensiva» - e di trasferire in altre strutture quelli in situazioni meno gravi, potendo contare su nuovi 80 posti letto alla Sant’Antonino e 40 no-Covid alla clinica Piacenza.

«Complessivamente, al momento, sono 73 i pazienti ricoverati per Covid, tutti sintomatici, con patologie più o meno importanti. Di questi, 8 sono stati trasferiti alla Sant’Antonino, in quanto in condizioni di bassa criticità» ha spiegato Pedrazzini. «Con questa organizzazione, insieme al trattamento precoce a casa dei pazienti, saremo in grado di gestire un numero crescente di malati, grazie alla collaborazione tra pubblico e privato».

«Questo è la prova di un sistema sanitario cooperante e collaborativo, che deve portare il bene dei pazienti. La scelta fatta è stata eccezionale, dividendo le due strutture in Covid (Sant'Antonino) e non Covid (clinica Piacenza), in modo da poter servire la popolazione nei vari settori della sanità. Faremo di tutto per vincere e uscire da questo maledetto virus» ha aggiunto Mario Sanna.

«I primi pazienti Covid sono già stati accolti al secondo piano della nostra stuttura - ha concluso Giuseppe Civardi - e stiamo lavorando per metterci in pre allarme in vista di un'eventuale necessità di ulteriori spostamenti, valutando percorsi per garantire sempre la massima sicurezza di tutti».

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