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Bando “Primo anno in famiglia”, c'è ancora tempo per fare domanda

E' rivolto ai nuclei familiari con Isee non superiore a 27 mila euro cui garantisce, per un periodo di sei mesi, un contributo di 200 euro mensili in aggiunta agli importi già erogati dall'Inps

E' il 30 novembre prossimo, il termine ultimo per aderire al bando “Primo anno in famiglia”, rivolto ai nuclei familiari con Isee non superiore a 27 mila euro cui garantisce, per un periodo di sei mesi, un contributo di 200 euro mensili in aggiunta agli importi già erogati dall'Inps. Un'opportunità destinata, in particolare, a mamme e papà che optino per l'astensione facoltativa dal lavoro entro il primo anno di vita dei figli, per un periodo complessivo e continuativo non inferiore ai sei mesi. Il beneficio economico sale a 300 euro mensili in caso di parto gemellare, nuclei monogenitoriali o alternanza di entrambi i genitori nell'avvalersi di questa possibilità. Sono esclusi i periodi di astensione dal lavoro con indennità pari o superiore all'80% dello stipendio, così come è prevista una riduzione proporzionale per i lavoratori e le lavoratrici che possano contare su un trattamento superiore al 30% del salario. “All'inizio dell'estate – sottolinea l'assessore ai Servizi Sociali Federica Sgorbati – abbiamo voluto prorogare la scadenza di questo bando per il quale avevamo ancora a disposizione 33 mila euro, ritenendolo uno strumento importante a sostegno della genitorialità. D'intesa con il Centro per le Famiglie, le cui operatrici sono sempre a disposizione per informazioni e chiarimenti, abbiamo considerato le difficoltà concrete che l'emergenza sanitaria ha comportato, in termini di socialità e occasione di appoggiarsi alla rete di parenti, amici e conoscenti, per le neo mamme e i neo papà. Di qui la volontà di favorire, il più possibile, l'esperienza dell'accudimento e della familiarità con il proprio bambino, nella massima serenità”. L'avviso integrale e la modulistica sono pubblicati sulla pagina web di Informafamiglie, accessibile dal sito www.comune.piacenza.it . Oltre all'indicatore Isee del nucleo familiare, requisito essenziale è la residenza nel Comune di Piacenza da almeno tre anni consecutivi e l'età del figlio o figlia, al momento della domanda, non superiore ai sei mesi. Entrambi i genitori devono essere regolarmente occupati e, contestualmente alla durata di erogazione del contributo, i bambini non possono essere inseriti in servizi socio-educativi per la prima infanzia, siano essi pubblici, privati o convenzionati. Per le famiglie affidatarie e adottive valgono termini di presentazione delle domande più ampi. I genitori di un bambino con disabilità possono presentare domanda di contributo anche dopo il compimento del primo anno di vita, qualora intendano avvalersi di aspettativa come previsto dalla Legge 104/92. Le domande complete di tutta la documentazione necessaria devono essere trasmesse tramite Pec all'indirizzo protocollo.generale@cert.comune.piacenza.it o essere consegnate all'Ufficio Protocollo di viale Beverora. In alternativa ci si può rivolgere, sia per la consegna che per ulteriori dettagli, ai recapiti dello Sportello Informafamiglie&Bambini, operativo dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12, il lunedì e giovedì pomeriggio dalle 15.30 alle 18, il mercoledì dalle 15.30 alle 17.30. Per informazioni o per fissare un appuntamento (necessario per accedere allo Sportello), contattare lo 0523-492380 o scrivere a informafamiglie@comune.piacenza.it .

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