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“Bangla” al Bobbio Film Festival, il regista Bhuiyan: «Una storia d'amore sullo sfondo del 'melting pot'»

Il giovane è sia regista che interprete della pellicola che è stata premiata ai Nastri d'Argento e racconta la storia di Phaim, un giovane musulmano di origini bengalesi nato in Italia

Ultimo ospite del Bobbio Film Festival è stato Phaim Bhuiyan con la sua opera prima “Bangla”. Il giovane è sia regista che interprete della pellicola che è stata premiata ai Nastri d'Argento e racconta la storia di Phaim, un giovane musulmano di origini bengalesi nato in Italia. Vive in famiglia a Torpignattara, quartiere romano multietnico, lavora in un museo e suona in un gruppo. Proprio in occasione di un concerto incontra Asia. Tra i due scatta l'attrazione e Phaim dovrà cercare di capire come conciliare il suo amore con la prima regola dell'Islam: la castità prima del matrimonio. Un'opera prima «a tratti autobiografica. Una storia d'amore che incontra un ostacolo insolito: il protagonista è musulmano osservante e si deve confrontare con prescrizioni e limiti imposti dal proprio credo», spiega il giovane regista. «Racconto una realtà, quella degli italiani di seconda generazione, senza cadere nel 'cupo': la storia del film è la parte più ironica e divertente del meltin' pot, l'incontro tra culture, che c'è in Italia; una parte ancora poco conosciuta». 

Stasera, sempre alle 21.15, ci sarà una nuova proiezione de “Il traditore” presso il Chiostro di San Colombano a Bobbio, il film di Marco Bellocchio con Pierfrancesco Favino, pluripremiato ai Nastri d'Argento e unico film italiano in corsa all'ultimo Festival del Cinema di Cannes. Apertura lo scorso 27 luglio del Bobbio Film Festival 2019, la proiezione de “Il traditore” ha registrato presto il tutto esaurito; per chi se la fosse persa, stasera ci sarà nuova occasione di vedere la pellicola. 

Infine, ricordiamo anche il gran finale del Bobbio Film Festival con un classico del cinema, sabato 10 agosto, alle 21.15, in versione restaurata a cura della Cineteca di Bologna: l'appuntamento sarà però non con l'annunciato “Polvere di stelle”, ma con “Miracolo a Milano”, a causa di motivazioni tecniche che non hanno consentito la proiezione del primo. 

Capolavoro del 1951 uscito dal cappello di Vittorio De Sica e Cesare Zavattini, “Miracolo a Milano” è tratto dal romanzo “Totò il buono” dello stesso Zavattini, che collaborò alla sceneggiatura assieme a De Sica. 

Prima della proiezione, ci sarà la consueta cerimonia di premiazione del Bobbio Film Festival con la consegna del Gobbo d'Oro, l'ormai tradizionale riconoscimento realizzato appositamente per la rassegna dall'artista Luigi Scaglioni.

Biglietti 

I biglietti hanno un costo di € 8,00 e possono essere acquistati: on line al sito www.comune.bobbio.pc.it oppure a Bobbio presso l’ufficio IAT (Piazza San Francesco) dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 18.00 tutti i giorni dall'inizio festival; le sere delle proiezioni anche dalle 19.30 alle 21.30 presso chiostro di San Colombano, piazza Santa Fara. 

Per informazioni sull’acquisto di biglietti e abbonamenti: 

iat.bobbio@sintranet.it 

Informazioni:

Per informazioni sui programmi, le attività, gli ospiti del festival consultare il sito www.fondazionefarecinema.it o scrivere a info@fondazionefarecinema.it  

Per informazioni logistiche: 

IAT del Comune di Bobbio, Piazza San Francesco, 29022 Bobbio (Pc), tel 0523 962815 

www.fondazionefarecinema.it

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