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«Bene i vaccini nelle case di riposo ma ci sono operatori sanitari che si tirano indietro»

I sindaci della Conferenza territoriale socio-sanitaria hanno ascoltato le sigle sindacali: «Non si può licenziare. Il personale che non si vaccina non venga messo in prima linea». Vaccinato il 90 per cento degli ospiti nelle strutture

Sembra andare bene nella nostra provincia la campagna vaccinale per ospiti e operatori di Cra, case di riposo, comunità alloggio e centri per disabili ma c’è il problema degli operatori sanitari che non si vogliono vaccinare. «Su 2.030 ospiti vaccinabili (2.117 sono gli ospiti in totale nelle residenze), 108 hanno ricevuto una dose, 1.781 ne hanno ricevute due. Tra gli operatori, su 1.937 vaccinabili, 286 hanno ricevuto una dose, in 1.418 ne hanno ricevute due». Lo ha spiegato la responsabile dei Servizi sociali del Comune di Piacenza, Carolina Cuzzoni, alla Conferenza territoriale socio-sanitaria, per fare il punto anche con i rappresentanti delle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil. «Abbiamo numeri confortanti – ha spiegato il primario della geriatria territoriale di Ausl, Pasquale Turano -. Dati significativi sono stati raggiunti intorno alla prima settimana di febbraio: prima avevamo circa 140 positivi nelle strutture e 41 in ospedale, a ieri 16 sono i positivi nelle residenze e 4 in ospedale. Complessivamente dall’1 febbraio 2020, 876 positivi nelle strutture hanno raggiunto la guarigione ma significativi sono stati i decessi: circa 261 quelli riferiti al Covid. L’ondata sta ora accelerando in altre parti della Regione, non come a Piacenza».

Rispondendo ad Angela Calò di Cisl, Cuzzoni ha spiegato che «sono già iniziate le vaccinazioni domiciliari e si lavora per incrociare i dati ed individuare anche chi ha fragilità sociali e non solo sanitarie». Per Luigi Baldini di Spi Cgil c’è qualcosa su cui occorre lavorare: «Facendo 600 vaccinazioni al giorno in 5 punti vaccinali si va molto a rilento. Ok che non ci si può inventare i vaccini ma con il direttore di Ausl si è ragionato sul fatto che Piacenza, insieme a Ferrara, ha la percentuale più alta di popolazione anziana. Occorre comunicare la verità e dire le cose come stanno senza paura: i vaccini arrivano a rilento e le liste per la somministrazione delle dosi si allungano. È inutile creare illusioni e pensare che sia passata la tempesta quando non la è». «Nessuno si allude di avere vaccini in poco tempo per coprire la fascia di persone che sono il motore della società: è prioritario – ha ribattuto la presidente della Ctss Lucia Fontana -. Noi sindaci facciamo la nostra parte e Ausl veicola le informazioni correttamente poi sta alle persone fare due calcoli. Il problema è nazionale: oggi c’è una carenza di vaccini e si spera, come si è detto, che ad aprile ne arriveranno tanti anche per la nostra Regione».

«PERSONALE SANITARIO CHE NON SI VACCINA»

L’incontro tra le parti sindacali in Conferenza territoriale socio-sanitaria ha messo in risalto il problema del personale sanitario che non vuole vaccinarsi, «una quota molto alta che rischia di riportarci indietro: un operatore sanitario non deve per forza stare vicino ad un malato, può fare altro» - ha detto Baldini della Cgil. «Se n’è parlato anche con l’azienda Usl - ha chiarito Fontana – e si cercano soluzioni possibili da adottare in un Paese di diritto e dove sono salvaguardati i diritti di tutti e poco i doveri». «Non c’è oggi l’obbligo vaccinale – ha aggiunto Gianluca Zilocchi di Cgil – ma Ausl deve gestire la situazione senza mettere a repentaglio le persone ricoverate. Nessuno chiede licenziamenti che non sono supportati falla giurisprudenza ma occorre capire come gestire la vicenda». «Non assegnate questo personale alle attività di reparto» ha rimarcato Francesco Bighi di Uil, chiedendo ai sindaci di valutare insieme ad Ausl la figura del medico di base per massimizzare le vaccinazioni».

«SALVIAMO PIACENZA, ISOLA FELICE»

Fontana ha ringraziato i colleghi sindaci e richiamato al lavoro di squadra con tutte le parti in campo: «Ci siamo sempre impegnati e rispetto ad un anno fa la fase ora è meno drammatica. Abbiamo fatto tesoro delle situazioni vissute e in parte risolte: così salviamo Piacenza, isola felice». «Occorre maggiore attenzione sulla popolazione anziana», ha aggiunto il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri, mentre Fontana ha richiamato la popolazione a «mantenere alta la guardia: le varianti del Covid ci impongono strategie nuove per cui occorre sempre stare in trincea a beneficio del Paese».

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