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«Bonaccini, abbiamo bisogno di lavorare: serve l'autocertificazione per andare dalla parrucchiera»

La lettera di una parrucchiera piacentina al presidente della Regione Emilia-Romagna: «A Brescia e a Cremona che sono in zona rossa permettono di usare l’autocertificazione per uscire dal proprio comune, come per tutti gli altri servizi»

Edilia Bolzoni, parrucchiera di Piacenza, scrive al presidente della Regione Stefano Bonaccini. «Le parlo, presidente Bonaccini, a nome di tutta la mia categoria. Le scrivo in merito alle nuove restrizioni riguardanti la zona arancione e le limitazioni dei confini comunali. Le chiedo gentilmente, presidente, di rivedere le nuove restrizioni riguardanti lo spostamento da comune a comune, perché non abbiamo solo clienti residenti nel nostro quartiere ma anche in provincia e spesso quindi fuori comune».

«Queste restrizioni limitano ulteriormente il nostro lavoro (già notevolmente ridotto). Faccio notare che a Brescia e a Cremona (zona rossa) hanno avuto una visione più ampia del problema, risolvendo con l’autocertificazione, come per tutti gli altri servizi. Allora, pongo questa riflessione: cosa sarà mai permettere da una cliente di recarsi da solo dal parrucchiere di fiducia (che osserva tutte le normative di sicurezza alla diffusione del Covid-19 )? La ritiene una cosa così rischiosa e impossibile? In più aggiungo che il parrucchiere è strettamente personale ed è difficile sostituirlo, chieda conferma a sua moglie. Grazie per l’attenzione e nell’augurarle buona guarigione, attendo la sua risposta». 

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