Nel nome del Professore, un graphic novel per tramandare e custodire la storia di Paolo Guglielmetti

Chi è di Agazzano lo sa. Lo sa che «alla fine - citando Cesare Pavese - un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti». E’ pacifico che oggi non è facile essere un agazzanese ma, talvolta, c’è qualcosa che restituisce il senso pieno di esserlo invece con orgoglio. Stiamo parlando della borsa di studio alla memoria del professore Paolo Guglielmetti che viene consegnata agli studenti agazzanesi più meritevoli dal 2003, l’anno successivo alla scomparsa di un uomo eccezionale che al paese della Valluretta ha dedicato tutta, ma proprio tutta la sua vita.

La consegna, il 29 maggio in municipio, che arriva in un momento storico delicato, complicato e incerto sia per il territorio sia per l’Italia è stata particolarmente emozionante. A renderla tale la presentazione di “Pleg” (l'acronimo del suo nome, Paolo Luigi Eugenio Gugliemetti), un Grafic novel realizzato dalle classi 3D e 3E delle scuole medie di Agazzano sulla vita di Guglielmetti. Il professore che non era “solo” un medico, fu sindaco tenace e preparato, ideatore del festival del Valzer e diede nuovo, enorme impulso alla festa dell’Uva che ha reso Agazzano, per anni, un collettore di figure istituzionali e del mondo dello spettacolo. Un paese vivo, attrattivo e pulsante. Ha anche fondato la Schola Cantorum che ancora oggi è in attività, presieduta dalla nipote Patrizia Guglielmetti. Con i racconti di chi l’ha conosciuto e vissuto ma anche con materiale fotografico e scritto, i ragazzi hanno creato un opera che vuole cristallizzare e tramandare la storia di uomo che fu e deve essere uno sprone a studiare, a costruire la versione migliore di quello che ciascuno di noi può diventare per poi metterla al servizio della comunità, della propria gente, come un seme, come una scelta: «Lasciatevi conquistare dal sapere, coltivate i vostri sogni, non inseguite la ricchezza, ma mettete passione in tutto ciò che fate. E non rimarrete delusi».

Memorie insostituibili sono state quelle di Mino Gropalli, Ivana Romanini, e Maria Luisa Penna: loro, testimoni del tempo, i racconti che si possono leggere nelle pagine illustrate di “Pleg” e che offrono uno spaccato di vita di Guglielmetti. Nel nome di Paolo, nel solco della sua storia, quindi fu istituita la borsa di studio consegnata, quest’anno a Francesca Cebanciuc, Chiara Nicolini, Giacomo Calandri, Daniele Ferrari, Lorenzo Mazzocchi. A spiegare l’origine del graphic novel ci hanno pensato i ragazzi che lo hanno pensato e realizzato, alla presenza del sindaco Maurizio Cigalini, al vicesindaco Filippo Michelotti e agli assessori Romina Pinotti e Francesco Scotti. Con gli studenti, la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Pianello Monica Massari e le professoresse che li hanno guidati Luisella Guglielmetti, Anna Maria Tramelli, Manuela Conti e Carolina Pinotti (da studente ha ricevuto per ben due volte la stessa borsa di studio). Sono cinque gli insegnamenti che i giovani fumettisti hanno fatto propri: la passione, l'amicizia, la collaborazione, la dedizione e la famiglia, nessuno può esserci senza l'altro. 

Condensare in poche parole quello che ha rappresentato “Il Professore” per centinaia di persone e restituire quindi la potenza della sua figura, seppure fisicamente esile e minuta, è impossibile ma se è vero, come è vero, che nella vita contano i legami, ecco allora che lui ne ha creati di vivi e infiniti.