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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Buoni spesa, l'associazione "Rete" chiede al Comune di individuare altri beneficiari

Dopo che il Comune ha bocciato il 96% delle domande, l’associazione propone di aiutare altri nuclei: «Possibile che solo 32 famiglie abbiano difficoltà?»

Manuel Radaelli, presidente dell'Associazione "Rete" - Case Popolari, commenta così la notizia circa l'esito del bando per i buoni spesa, che vede accolte solo 32 domande sulle 824 presentate: «Sono dati che fanno riflettere: in seguito al primo bando dello scorso anno, dopo controlli, sono emersi troppi casi di cosiddetti furbetti. Anche a questo giro, i controlli attenti del Comune hanno fatto emergere una bassa percentuale di aventi diritto». «Senza dubbio - continua Radaelli - tanti hanno provato ad approfittarsene, tuttavia saranno anche tanti coloro che hanno sbagliato a presentare la documentazione o che, inconsciamente, hanno presentato domanda senza prestare attenzione ai criteri di ammissione, dovuto anche alla speranza di trovare soluzione ad un periodo certamente non facile. Possibile che siano solo 32 le famiglie in difficoltà a Piacenza? Occorre che questo fondo da mezzo milione di euro sia sfruttato a dovere per dare risposte ai nuclei familiari in crisi». Chiude così Radaelli: «È possibile anche che tanti possibili destinatari del sostegno economico non abbiano presentato domanda, per vari motivi. L'intervento del Comune, tramite i Servizi Sociali, potrebbe essere quello di farsi carico dell'individuazione delle famiglie in stato di estremo bisogno, per non disperdere il patrimonio del quale il Comune di Piacenza dispone. In tempi così difficili, il sostegno non deve mai venire meno».

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