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Bus, il 17 febbraio proclamato lo sciopero

E' stato proclamato uno sciopero nazionale di 24 ore con il rispetto delle fasce orarie di garanzia da parte dell'Organizzazione Sindacale USB-Lavoro Privato

Seta informa gli utenti del servizio di trasporto pubblico di Modena, Reggio Emilia e Piacenza che per venerdì 17 febbraio è stato proclamato uno sciopero nazionale di 24 ore, con il rispetto delle fasce orarie di garanzia, da parte dell'organizzazione sindacale Usb-Lavoro Privato. L'adesione allo sciopero da parte dei lavoratori Seta potrebbe dar luogo a disagi per quanto riguarda la regolarità del servizio, con modalità differenti a seconda del bacino provinciale di riferimento. Il servizio riprenderà regolarmente con le corse che inizieranno dopo il termine delle eventuali astensioni dal lavoro. Le corse garantite anche in caso di sciopero sono indicate nelle tabelle orarie pubblicate nelle sezioni "Linee" del sito web. Per ogni ulteriore informazione è possibile contattare SETA al numero telefonico 840 000 216, o via WhatsApp al numero 334 2194058.

Manifestazione a Modena «contro la repressione sindacale e il licenziamento di una delegata sindacale in appalto a Seta»

«Si svolgerà lo sciopero nazionale di 24 ore del trasporto pubblico per rivendicare la centralità del settore dei trasporti pubblici e del ruolo delle lavoratrici e lavoratori autoferrotranvieri, principali vittime della mattanza delle privatizzazioni selvagge, dei continui ricorsi ad appalti, subappalti e subaffidamenti che alimentano sfruttamento e precarizzazione. Un esempio eclatante il licenziamento di una nostra delegata di Modena, dipendente nell’appalto di Seta delle biglietterie che sono gestite dall’azienda Holacheck: un licenziamento ritorsivo contro le iniziative sindacali prese a tutela dei diritti contrattuali e della qualità del servizio ai cittadini. L’appuntamento per la manifestazione è alle 9.30 in autostazione a Modena con corteo fino al Comune dove è stata presentata richiesta d'incontro con il sindaco ed assessore ai trasporti. Una mobilitazione contro il susseguirsi di rinnovi contrattuali “farsa” e di aumenti salariali irrisori in cambio della crescente svendita dei diritti, per denunciare l’attuale emorragia degli addetti al settore su tutto il territorio nazionale quale palese testimonianza dell’indisponibilità dei lavoratori a sottostare al crescente decadimento dello stato dei servizi e della propria mansione tra pesanti carichi di lavoro, la gravosa responsabilità della mansione e le pesanti penalizzazioni economiche ulteriormente inasprite dall’attuale crisi economica. In tutti questi anni, sul Trasporto Pubblico si è fatta solo retorica spicciola e si sono messe in campo ricette tutt’altro che efficaci con finanziamenti che hanno favorito le aziende private, da sempre impegnate ad incrementare i loro profitti, penalizzando la qualità dei servizi, l’efficienza dei mezzi e la sicurezza sui posti di lavoro, in barba al diritto alla mobilità dei cittadini».

USB Emilia Romagna

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