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Calendasco, nel bene confiscato alla mafia uno studio medico

Uno dei pochissimi casi in Italia di bene confiscato e riutilizzato per fini sanitari, insieme ad un altro nel comune calabrese di Polistena

«Ore 8,15: Giampiero è il primo paziente ad arrivare allo studio medico della dottoressa Patrizia Colazzo, al primo giorno di apertura». Con questo post tramite la propria pagina Facebook, il sindaco di Calendasco Filippo Zangrandi ha comunicato un'importante notizia, quella dell'apertura di un nuovo studio medico in un bene confiscato alla mafia. «Come ricorda Antonella Liotti di Libera Piacenza, quello di Calendasco è uno dei pochissimi casi in Italia di bene confiscato alla mafia e riutilizzato per fini sanitari, insieme ad un altro nel comune calabrese di Polistena» ha concluso il primo cittadino.

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