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Il maresciallo Brunori saluta Farini: «Il paese è una famiglia allargata»

La comunità farinese, con una festa a sorpresa, ringrazia il maresciallo Danilo Brunori che nei prossimi giorni inizierà a prestare servizio alla stazione dei carabinieri di Pontedellolio

A Farini era arrivato nell’agosto del 2002, quando aveva solo 24 anni. Ora, vent’anni dopo, il maresciallo Danilo Brunori lascia questa comunità, per prestare servizio nella vicina stazione di Pontedellolio. Comunità, quella farinese, che prima di vederlo partire per il nuovo incarico ha voluto tributare un omaggio per l’impegno profuso in Alta Valnure.

Originario di Rieti, Brunori ha iniziato il suo impegno nell’Arma in Campania, per poi approdare nel Piacentino. La moglie, Fortuna Riccardi, ha organizzato nei giorni scorsi una festa a sorpresa per il marito, presso la discoteca “Revolution” Farini, alla quale hanno partecipato tutte le autorità e realtà associative locali. Il Comune di Farini (con il sindaco Cristian Poggioli), l’Avis, gli Alpini, la Croce Rossa, hanno consegnato alcune targhe ricordo al maresciallo, per testimoniare la gratitudine e l’affetto per l’impegno svolto in questo territorio di montagna.

«Sono rimasto a bocca aperta - commenta il maresciallo - c’erano un centinaio di persone alla festa. La presenza di tutti rimarrà sempre nel mio cuore. Grazie a tutte le persone che ho conosciuto in questi vent’anni». A Farini sono cresciuti anche i suoi due figli, presenti insieme alla moglie all’evento. «Il carabiniere qua in montagna – aggiunge Brunori - presta servizio alla popolazione, che è in prevalenza anziana. Farini è infatti una “famiglia allargata” sparsa nei vari paesi, mi sono sentito un po’ il punto di riferimento soprattutto per gli anziani. Non ci sono i problemi dei grandi centri urbani, ma il territorio da controllare è vasto».

Nel ricordare i suoi vent’anni in montagna, il maresciallo ci tiene a ricordare «le tante persone scomparse a causa del Covid». «In questi vent’anni - aggiunge - abbiamo condiviso anche paure, disgrazie e momenti difficili come l’alluvione del 2015. Insieme, con le realtà e le persone del territorio, che mi hanno accolto come uno del posto, abbiamo però contribuito a migliorare Farini. Tra pochi giorni andrò via da questo territorio ma l’affetto e la stima per i suoi abitanti non cambieranno mai».

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