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Carta delle aree per i depositi di rifiuti nucleari, Callori: «Soddisfazione, ora serve un percorso partecipato»

Si dichiara soddisfatto Fabio Callori, l'ex sindaco di Caorso, nell'apprendere la notizia che Caorso non rientra tra i 67 siti individuati per ospitare il deposito nazionale di rifiuti nucleari

Si dichiara soddisfatto Fabio Callori, l'ex sindaco di Caorso, nell'apprendere la notizia che Caorso non rientra tra i 67 siti individuati per ospitare il deposito nazionale di rifiuti nucleari. “Era il 2007 quando, in veste di Sindaco del Comune di Caorso, proposi ai colleghi Sindaci di territori Italiani sede di servitù nucleari, di costituire una Consulta per cercare di risolvere i problemi legati al nucleare che ormai si trascinavano da anni. Tutti aderirono e grazie all’impegno e al lavoro di tale Consulta ANCI, della quale fui nominato Presidente, furono allontanate le barre di uranio dalle centrali; si sbloccarono e si ottennero compensazioni a favore dei Comuni sede di servitù nucleari e dei territori limitrofi ed iniziò la fase di dismissione degli impianti".

"Nei giorni scorsi formalizzato quanto ho da sempre sostenuto, ossia che Caorso, Piacenza e l’Emilia Romagna non sarebbero potute rientrare tra le aree idonee ad ospitare il Deposito Nazionale delle scorie nucleari: uno dei requisiti è che il deposito non può essere costruito nei pressi di corsi d’acqua importanti. L’ufficialità quindi di quanto da sempre dichiarato è sicuramente una soddisfazione ma certamente l’aver pubblicato la Carta Nazionale delle aree potenzialmente idonee ad ospitare il deposito non è la soluzione. E’ un punto di partenza sul quale si dovrà ben lavorare; serve un percorso partecipato, non una semplice pubblicazione e per ora si intravede un futuro tutto al condizionale”.

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