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Caseificio Valtidone, dopo trent'anni lo "spino" passa a Saleh Samer

Sostituisce Raffaele Gherardi, in pensione dopo trent'anni di attività

Un importante cambiamento nel caseificio Valtidone di Borgonovo: dopo 30 anni di ininterrotta, appassionata, competente attività, Raffaele Gherardi storico casaro lascia per una più che meritata pensione. Gli subentra Saleh Samer (mamma parmense e padre medico palestinese)  proviene da una famiglia di casari, perché il nonno materno già svolgeva questa attività. Samer l’ha proseguita in vari caseifici del Parmense, prima di approdare in quello alle porte di Borgonovo. «Mi ha convinto - ha commentato con a fianco il presidente Luigi Opizzi - la tradizione di qualità di questa struttura ubicata nel cuore della Valtidone e la solidità della cooperativa composta da soci allevatori tutti situati nelle vicinanze del caseificio, il cui latte raccolto fresco ogni giorno, diventa un Grana Padano DOP di alta qualità. Per questo mi sento particolarmente responsabilizzato nel mio lavoro: cercherò sempre di mantenere il livello di professionalità e di qualità che gli ha impresso Raffaele. Spero di riuscirci contando su una squadra che lavora insieme in armonia da anni, coesa ed estremamente motivata». 

«Ho iniziato - racconta Gherardi - nel giugno del ’90 ma provenivo da settori completamente diversi, l'unico mio contatto era uno zio che conferiva latte al caseificio. Presidente era Ferrari, ma l’anno dopo è subentrato Opizzi, l’attuale presidente con cui sono entrato subito in sintonia. Ho cominciato con umiltà, seguendo le indicazioni del precedente casaro ma nel contempo ho iniziato anche a studiare ed approfondire le tecniche di caseificazione, i vari processi, qualità e difetti del latte, supportato dai consigli del professore. Battistotti. Si tratta di studi indispensabili per chi vuol fare un buon formaggio perché le operazioni pratiche si apprendono in fretta, ma è solo con lo studio unito all’esperienza che si migliora». «Il nostro - sottolinea Gherardi- era un piccolo caseificio, 14 forme al giorno, poi nel 2006  una radicale ristrutturazione che hanno trasformato il Valtidone in un caseificio moderno e funzionale, parallelamente ad un consistente aumento del latte conferito dai soci (attualmente 160mila quintali) ed un numero giornaliero di circa 90 forme. Certo quando ci sono consistenti cambiamenti servono aggiustamenti continui nelle strategie operative, non sempre il prodotto è perfetto come si vorrebbe, ma i miglioramenti sono sempre possibili se ci si impegna, nella consapevolezza che si ha in mano la produzione e quindi il reddito dei soci, una responsabilità che un casaro deve sempre avere presente come un dogma».

«Devo ringraziare  - prosegue - quindi il presidente Opizzi e tutti i soci per la fiducia che hanno sempre riposto in me e per gli investimenti che hanno fatto (ultimo l’ampliamento delle saline) perché quando c’è coesione e fiducia reciproca si progredisce sempre. Anche il Consorzio Colat con i suoi tecnici è sempre stato un punto di riferimento per migliorare la qualità. Ora “lo spino” passa nelle mani di Samer che ha già una consolidata esperienza ma io sarò sempre al suo fianco quando ne avrà bisogno, intanto non starò certo con le mani in mano, perché ho il mio vigneto da lavorare. Certo ora potrò alzarmi in orari più normali anche se non è facile riprendere i ritmi quando per 30 anni ci si alza alle 3 del mattino e di fatto, tra un’incombenza e l’altra, dopo la caseificazione, si sta impegnati di fatto quasi tutta la giornata». «E’ un lavoro veramente impegnativo, ma pieno di soddisfazioni, ci sono momenti difficili come quando si è verificato un incendio ed in tutta fretta abbiamo dovuto svuotare il magazzino, ci sono stati furti che ora sono sotto controllo grazie ad un sofisticato sistema di allarme, è aumentata la burocrazia, i controlli, nuove normative a cui adeguarsi: insomma c’è sempre da fare ma se si lavora in armonia e con la fiducia ogni difficoltà viene superata. E’ quello che ora auguro al mio successore. Buon lavoro Saleh Samer! In caso di necessità Gherardi sarà sempre al tuo fianco».

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