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A Cattaragna dieci residenti ma un circolo e una bottega d’alimentari aperti

Il paese della Valdaveto prova a resistere. La 22enne Sara Montuori dalla città si è trasferita qui ed ha aperto una bottega d’alimentari: «Mi sento a casa». Il circolo Anspi si sta dotando di un campo da calcetto e pallavolo e a breve sarà pronta la piazzola dell'elisoccorso

Il paese di Cattaragna, in Valdaveto, ha il suo antidoto contro l’isolamento. Oltre al circolo Anspi nei locali della parrocchia, che offre un luogo di ritrovo nel tempo libero soprattutto d’estate, ora c’è anche una bottega di alimentari. Per un paese di appena una decina di residenti - che si ripopola nel fine settimana - non c’è male.

Ad aprirlo, la scorsa estate, è stata la 22enne Sara Montuori, che arriva da Piacenza. «Il compagno di mia madre, Gianluca Cervini, è di Cattaragna di Ferriere, mi sono trasferita qui a vivere e mi sono trovata bene», spiega lei stessa, dietro al banconebottega Cattaragna-2 del suo minimarket, ribattezzato “Osteria 2.0”, perché è stato aperto nei locali che ospitavano, una volta, la vecchia osteria del paese.

Sara vive a Cattaragna dal maggio 2020: appena terminato il lockdown, dalla città si è spostata. «Ora mi sento a casa - aggiunge -, Cattaragna è il posto nel quale mi sento me stessa. Sono una ragazza un po’ timida, ma sto acquisendo fiducia, le attività mi vengono più naturali, addirittura mi sono messa a fare l’orto. Non so spiegarlo, vivo con meno filtri e problemi in questa realtà».

Per vivere in Valdaveto, ha pensato di crearsi un’occupazione. «Ho deciso di recuperare la vecchia osteria, chiusa da sedici anni, e aprire questa bottega. Qualcosa dovevo pur fare per guadagnare. La bottega di alimentari c’era anche nella vecchia attività». I locali sono stati riqualificati, tranne il pavimento, che è rimasto quello originale. E così l’Osteria 2.0 rimane sempre aperta, tranne che al lunedì.

Ma anche d’inverno? «In quel periodo, quando per Cattaragna passa pochissima gente, durante la settimana penso di rimanere in casa. Lascerò il numero di telefono all’ingresso: se qualcuno ha bisogno, scendo ad aprire il locale». L’estate come è andata? «Molto bene, sono soddisfatta. Arriva gente anche da Piacenza, di passaggio. Tutti mi dicono che ho avuto molto coraggio. E quelli del posto sono contenti, così non devono andare lontano se manca qualcosa in casa».

Una 22enne che ha sempre vissuto a Piacenza davvero può sopportare un intero inverno a Cattaragna? «L’ho già provato - risponde Sara alla provocazione - è lungo, ma ci sto bene e non mi lamento. Mi manca un po’ di vita sociale ma, fortunatamente, giocando a pallavolo a Bobbio tre volte a settimana alla sera, mi sfogo con quell’attività. Però sia chiaro: non baratterei mai Bobbio con Cattaragna».

Sara Montuori-3

I VOLONTARI DEL CIRCOLO ANSPI DAL 2006 S'IMPEGNANO PER IL PAESE

Non molla il colpo neanche il vicino circolo Anspi “Amici di Cattaragna”, nato nel 2006. D’estate la porta è sempre aperta,Cattaragna-9d’inverno nel fine settimana diventa un luogo di ritrovo. Da qualche anno il circolo ha anche un piccolo ostello al suo interno, ovvero due stanze da massimo dodici posti letto per il pernottamento. «Vengono a dormire – spiega il presidente Pier Giorgio Cervini - escursionisti, marciatori, gente che gira per la Valdaveto. C’è anche una cucina, un bagno e una stufa per scaldarsi. Soprattutto d’inverno frequentano l’ostello un gruppo di arrampicatori sul ghiaccio”.

Ora si punta a realizzare un campo polivalente da calcetto e pallavolo. «Lo stiamo finendo – aggiunge il presidente del sodalizio - così i nostri giovani sono maggiormente motivati a passare il tempo in paese.

Cervini loda i suoi compaesani. In paese tutti remano nella stessa direzione. «Abbiamo un gruppo di volontari che dà un mano per allestire qualsiasi evento in programma. Ad esempio quando organizziamo la marcia del paese siamo in quaranta ad aiutare, ovvero tutta Cattaragna. Anche in cucina tutti danno una mano. Anno dopo anno miglioriamo le nostre strutture, effettuando diversi interventi di manodopera».

E non è finita qua. A breve Cattaragna – e tutta questa parte impervia di Valdaveto – potrà contare su una piazzola di atterraggio per l’elisoccorso. «Manca solo la segnaletica e la cartellonistica – conclude Cervini - poi riusciremo a dotare il paese anche di questo fondamentale servizio. Abbiamo insistito tanto, insieme al Comune, per trovare i fondi necessari alla realizzazione».  

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