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Mercoledì, 27 Settembre 2023
L'audizione

Cavalli: «Nuovi parcheggi essenziali per Piacenza Expo. Partnership? Certo, ma non in Italia»

L’amministratore unico dell’ente fieristico parla in commissione: «Niente alleanze con fiere “straindebitate”»

«Abbiamo chiuso lo scorso anno con un bilancio di 1 milione e 100mila euro di positivo, quest’anno purtroppo abbiamo ancora qualche problema di organizzazione dovuta alla pandemia - manifestazioni dove tanti prodotti esteri non partecipano proprio per problematiche legate al Covid – e un problema con l’impianto fotovoltaico che ci ha davvero penalizzato. Chiuderemo il bilancio a circa meno 500mila euro, ma comunque con le riserve che abbiamo a disposizione possiamo essere autosufficienti; la cosa importante è che il prossimo anno avremo degli eventi e un calendario veramente molto importante, che ci darà la possibilità di preventivare di chiudere il bilancio tra i 320 e i 350mila euro».

A fare il punto su Piacenza Expo è Giuseppe Cavalli, amministratore unico dell’ente fieristico di Le Mose, oggi presente nella sala del consiglio comunale di Piacenza, affiancato dal coordinatore generale Sergio Copelli, per illustrare situazione e obiettivi della società, di fronte alla commissione 4 (sviluppo economico) presieduta da Luca Dallanegra.

In apertura una sintesi di attività, bilanci e numero di visitatori - a partire dall’anno 2017, il primo sotto la governance di Cavalli – con un aumento del fatturato del 24,63% nel 2018 (rispetto al 2016, precedente anno che beneficiava della presenza della manifestazione Geofluid) e del 9,13% nel 2019 (comparato al 2017), tuttavia «pesantemente condizionato dall’Imu pregressa non pagata, - dal 2013 al 2019 - per un totale di 815mila euro più interessi, per 1 milione 100mila euro complessivi». Nel 2020 «quattro nuove fiere in calendario che purtroppo non abbiamo potuto fare causa Covid. Siamo rimasti fermi circa un anno e due mesi, ma grazie all’interessamento dell’Ausl abbiamo reso disponibile il padiglione 3 per le vaccinazioni antinfluenzali, poi per i tamponi e per le vaccinazioni Covid». Poi l’aumento di capitale – più 543.962 euro per il Comune di Piacenza, socio di maggioranza con il 50,53% - e l’ingresso di tre nuovi soci: Coop San Martino, Consorzio Piacenza alimentare, e Adsp del Mar Ligure orientale.

Oggi Piacenza Expo «ha un capitale netto e pulito di 12 milioni 612mila euro e un patrimonio di 24 soci. Una struttura che per poter andare avanti ha bisogno di manutenzione» ha precisato Cavalli, illustrando i vari lavori preventivati in sede di aumento di capitale, approvati dall’assemblea dei soci e inseriti nel piano pluriennale degli investimenti. Problema principale l’impianto fotovoltaico - «ci ha lasciato a piedi» - che prevede una spesa di 127mila euro: «Rendeva circa 200mila euro tra corrente per il nostro fabbisogno e da rivendere; ci siamo ritrovati con circa 150mila euro in meno di introito e questo ci ha lasciati spiazzati». Come già annunciato in passato, la volontà è quella di espandere l’area parcheggio. «Piacenza expo ha bisogno di posti auto – sottolinea l’amministratore - perché con i nuovi eventi del prossimo anno, soprattutto Geofluid e Gis, su cui abbiamo già avuto tantissime adesioni dall’estero, il parcheggio continua a restringersi per avere spazio espositivo. È una progettualità che sto condividendo con la sindaca Tarasconi e l’assessore all’urbanistica - aggiunge - per cercare di recuperare delle aree incolte adiacenti a Piacenza Expo; stiamo lavorando pesantemente, ci sono degli investitori extra territoriali che sono disposti a investire a vantaggio della nostra struttura e il parcheggio per noi è essenziale».

Cavalli risponde anche agli interventi emersi dall’ultimo consiglio comunale. «Sentire che la fiera dovrebbe rendere di più e guardare al di fuori della provincia, questa insistenza gratuita di aumento di capitale: circa 1milione e 300mila dal 2015 a oggi, che diviso nei 20 anni, il tempo da cui esiste la fiera, fa 75mila euro. Sono le luminarie che forse vengono spese a Natale. E mettiamo in discussione una portaerei economica che dà 8 milioni di introito al territorio con 220mila visitatori?»

«Devo trovare alleanze con chi? - prosegue - con fiere “straindebitate” rispetto a Piacenza Expo? Certo che noi vogliamo fare le partnership, ma non Italia. Nell’ottobre 2021 siamo stati contattati da una delle tre più importanti fiere tedesche, proprio perché Piacenza è ripartita come immagine e sviluppo. Questi sono progetti futuri, se si deve fare un investimento lo si fa con chi è più forte e ci dà un valore aggiunto».

La parola è poi passata ai membri della commissione. Tra i temi toccati il progetto di Cascina San Savino, la possibilità di «creare una cabina di regia che coinvolga tutti gli attori del territorio per coinvolgere sempre di più i piacentini» e di vedere ampliata la compagine di Piacenza Expo (Salvatore Scafuto, Pd), quest’ultima sottolineata anche da Lugi Rabuffi (ApP):«Sono stato uno di quelli che ha sollevato il tema della composizione societaria. La parte pubblica è prevalente, lo era prima e lo è anche oggi, la presenza del privato è un elemento di difficoltà in questa meravigliosa vetrina, da qui il batterci per portare qualche quota in più». Argomento toccato anche da Stefano Perrucci (Pd, su delega del vicepresidente della commissione, Segio Ferri): «Sei soggetti hanno in mano la quasi totalità del patrimonio, ma cosa più evidente è che mancano una risposta e un’attenzione adeguata da parte degli imprenditori locali, ed è piuttosto singolare. Il confronto con le situazioni di altri territori, in questo caso, potrebbe essere funzionale». Rabuffi ha ricordato inoltre «l’importanza di un trasporto pubblico locale di collegamento, certo e costante, che permetta alle persone che arrivano a Piacenza Expo di godere del centro storico», sinergia auspicata anche da Sibilla Brusamonti (Lista Civica Katia Tarasconi) anche in relazione alle manifestazioni. «La situazione è migliorata – risponde Copelli - c’è una linea ora anche la domenica che collega la fiera alla stazione, e in occasione di alcuni eventi, l’intento è quello di aumentare le corse». Luca Zandonella (Lega) è intervenuto sul tema sicurezza: «Nel precedente mandato mi sono accorto di alcune problematiche presenti in quell’area, e prevedere dei controlli, in via anticipata, in accordo con l’amministrazione comunale, può essere una cosa in più per migliorare il decoro e favorire un buon ricordo nei visitatori».

Una problematica molto sentita, in particolare quella della prostituzione, come ribadisce Cavalli in chiusura all’incontro - «servono dei deterrenti, dei controlli, un maggior passaggio, io non so più come lamentarmi della situazione, è un fenomeno che va sistemato» - accogliendo le istanze di un rapporto più stretto tra l’Ente e il territorio - «Ho sempre detto di volere avvicinare Piacenza Expo alla città, perché è logico che l’indotto che può portare alla fiera è lampante» - e l’importanza del recupero di cascina San Savino: «Voi siete i proprietari, lì la progettualità c’è, quello che potrebbe essere un indotto commerciale c’è, e soprattutto lì vicino alla fiera c’è tutta la possibilità della logistica e dell’indotto industriale». «Io ho bisogno di parcheggi - conclude - e tutto quello che si può fare a livello di sistemazione delle aree circostanti vi chiedo di prenderlo in considerazione; facciamo squadra».

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