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Centro diurno anziani di Cadeo, il servizio torna a tempo pieno

Il Centro Diurno di Roveleto dedicato agli anziani torna a erogare un servizio “a tempo pieno”. Avviene da fine novembre, con un’apertura agli ospiti dal lunedì al venerdì dalle otto di mattina alle sei di sera. “Finalmente il nostro Centro Diurno riesce di nuovo ad ospitare gli ospiti per l’intera giornata – sottolinea Marco Bricconi, primo cittadino di Cadeo – uno spazio prezioso di assistenza e socializzazione per gli anziani e un grande sostegno per le famiglie coinvolte. Ringrazio Aurora Domus per la professionalità e la grande disponibilità ad andare incontro ai bisogni di utenti e i loro familiari, un grazie anche agli operatori presenti quotidianamente che sanno coniugare protocolli e cura”.

“Il nostro Centro Diurno aveva riaperto nel mese di giugno, dopo cinque lunghi mesi di chiusura a causa delle restrizioni Covid, - ricorda la vicesindaca Marica Toma -; l’orario da giugno a novembre , di solo mezza giornata, nella fascia 7.45-12,45, è stata una scelta dettata dal voler garantire un servizio riavviato nel pieno rispetto degli standard regionali delle misure anti Covid, in sicurezza e a tutela di operatori e ospiti. Un’apertura realizzata grazie al lavoro della task-force della Conferenza Socio-sanitaria che ci aveva permesso di ripartire in tempi rapidi ed ora ci permette di applicare il tempo pieno. Un grande lavoro di squadra sul territorio visibile anche dal fatto che ospitiamo utenti provenienti da altri Comuni”.

“Nel mese di ottobre abbiamo raccolto i bisogni dei familiari proponendo due orari: 7.30-17.30 come era prima dell’emergenza Covid e 8-18 - illustra Maria Teresa Agnelli, coordinatrice del Servizio per Aurora Domus-. La maggior parte ha scelto 8-18 e dal 23 di novembre abbiamo intrapreso il nuovo orario e la nuova progettazione”. Ad oggi gli utenti sono 13, che trascorrono la giornata divisi in due sottogruppi per rispettare i protocolli vigenti, come ricorda la referente di Aurora Domus: “Manteniamo la suddivisione dei locali e per ogni gruppo vi sono due operatori, oltre all’infermiera tutti i giorni, la fisioterapista due volte a settimana e l’animatore quotidianamente”. “Riuscire a mantenere attivi spazi dedicati agli anziani in questo tempo di emergenza è un obiettivo prioritario conclude Bricconi –. Isolamento e solitudine hanno effetti negativi sulla salute fisica e mentale, quanto una malattia”.

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