rotate-mobile
Mercoledì, 27 Settembre 2023
Attualità Calendasco

La mandibola di cervo gigante "conservata" dal Po a Calendasco per centomila anni

La siccità di questi mesi ha permesso il ritrovamento fortuito del fossile, ora custodito al museo di Castellarquato

La Pianura Padana migliaia di anni fa era popolata da una fauna preistorica particolare e varia. Immense foreste sorgevano dove oggi la fertile pianura è attraversata dal maestoso fiume Po con paludi e acquitrini. I mesi estivi della grande secca del Po hanno permesso un ritrovamento fossile di indubbia rilevanza che ora è stato esposto in bella mostra in una vetrina del Museo Geologico a Castellarquato.

Si tratta di una grande mandibola di megacero, (megaloceros giganteus) cioè un cervo gigante che viveva in queste terre oltre 100mila anni fa: un fossile ormai pietrificato e con ancora parte della dentatura.

Il rinvenimento fortuito è il frutto dell’occhio attento di Umberto Battini e di Carlo Alberto Buttò che con una agile barca, che permetteva di solcare il fiume anche con una bassa portata d’acque, hanno camminato in lungo ed in largo su tutte le immense isole riemerse dal letto del fiume durante l'estate della secca storica.

Il fossile giaceva su di una parte riemersa del letto del Po solitamente coperta di acqua, nella zona di Calendasco ed è stato immediatamente segnalato alla Soprintendenza Archeologica di Parma e Piacenza. Il prezioso ed antico fossile è stato consegnato a Carlo Francou, direttore del Museo Geologico di Castellarquato che lo ha prontamente esposto tra le altre centinaia di importanti reperti che fanno di questo luogo un vero gioiello culturale.

Mandibola di Megacero-2

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La mandibola di cervo gigante "conservata" dal Po a Calendasco per centomila anni

IlPiacenza è in caricamento