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Venerdì, 29 Marzo 2024
Saracinesca abbassata

Ultimo giorno per il ristorante "Twin Fish": «Torneremo con un’altra formula»

Chiude fino a data da destinarsi il locale di piazzetta Plebiscito. Molinaroli: «Una pausa di riflessione. Locale danneggiato dalle polemiche politiche»

Una pausa di riflessione, per ripartire con un’attività di un altro calibro. Il ristorante “Twin Fish” chiude i battenti fino a data da destinarsi. Oggi è l’ultimo giorno del locale di piazzetta Plebiscito, salito alla ribalta della cronache negli ultimi mesi per alcuni episodi e vicende politiche.

«Il nostro cuoco Pasquale Palermo e la sua chef - spiega Paolo Molinaroli, uno dei titolari del ristorante - hanno ricevuto una importante proposta in Giappone, avventura che lo intrigava molto. Abbiamo pensato di lasciarlo libero di andare. Così il ristorante è temporaneamente chiuso per alcune settimane». Il locale ha fatto parlare molto di sé. Molinaroli è il compagno del sindaco Katia Tarasconi. In primis, ha tenuto banco la polemica sulla presenza di un gazebo esterno. Poi, le cene post spettacoli teatrali ritenute poco opportune dalle minoranze (il sindaco Tarasconi è anche presidente della Fondazione Teatri), infine, l’episodio poco piacevole dell’olio esausto finito in strada.

Molinaroli, le critiche politiche vi hanno danneggiato? «Beh, noi pensavamo di offrire una possibilità a Piacenza proprio per ospitare eventi esterni, accogliere iniziative di realtà del territorio. Ma così qualsiasi ente o realtà del territorio che voleva venire qua, rischiava di finire nel mirino delle polemiche politiche. Per una cena degli artisti e delle maestranze del teatro, dopo il “Rigoletto”, si è parlato di conflitto d’interessi e sono partite interrogazioni. È molto difficile svolgere il proprio lavoro così. Il mio socio Mario Coppellotti ha diverse attività di ristorazione in città, ma ha avuto problemi di questo genere solo con il Twin Fish, perché sono coinvolto io, compagno del sindaco».

E il “celeberrimo” gazebo esterno? «Secondo noi la questione è diventata esagerata. Si è detto che avrebbe rovinato la piazzetta, noi pensiamo proprio il contrario. Piazzetta Plebiscito è una delle più belle della città, ma aveva perso il suo valore. Era diventata un parcheggio, un pisciatoio per i cani e un luogo che presentava problemi di ordine pubblico. Noi pensavamo di riqualificarla».

Il locale chiude per sempre? «No, è davvero solo una pausa di riflessione. Era poco corretto trovare un rimpiazzo in cucina sul momento, offrivamo una certa qualità alla nostra clientela. Vogliamo guardarci attorno bene, magari ripensare il tipo di ristorante, cambiare genere. Ascolteremo un po’ la clientela e i piacentini in questa fase, ma il nostro intento è quello di riaprire il prima possibile, per l’estate. Anche perché abbiamo del personale fermo e dei costi da sostenere. Qua dentro ci abbiamo messo anima, cuore, tempo, soldi».

Molinaroli non nasconde la tristezza. «Oggi chiudiamo con una festa, stasera sarà l’ultima serata con lo chef. È una sconfitta per Piacenza quando una saracinesca si abbassa. Mi confortano le tante testimonianze di queste ore da parte di molti piacentini, clienti dispiaciuti, che manifestano la loro solidarietà». L’imprenditore prova a guardare avanti. «Una delle tre salette a tema della parte superiore del locale è dedicata a Renato Zero (e ospita alcune opere donate dallo stesso artista a Molinaroli, nda), che in una canzone spiega di “sorridere sempre”. Seguiremo il suo motto, senza polemica».

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