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Attualità Gragnano Trebbiense

Ripercorrere la storia attraverso i cippi, l'omaggio del consiglio comunale dei ragazzi di Gragnano

L'iniziativa ha anticipato la ricorrenza del 25 Aprile, ricordando i militari uccisi e ai dispersi della seconda guerra mondiale

Ripercorrere la storia nazionale e quella locale attraverso un “viaggio “ sul percorso dei cippi del territorio gragnanese: questo lo scopo dell’iniziativa organizzata venerdì 23 aprile dall’amministrazione comunale di concerto con il consiglio comunale dei ragazzi. I giovani, con il sindaco Patrizia Calza, i consiglieri comunali Matteo Provini e Andrea Capellini e il comandante della polizia locale dell’Unione Paolo Costa, hanno anticipato la celebrazione della ricorrenza nazionale del 25 aprile, rendendo omaggio ai militari uccisi e ai dispersi della seconda guerra mondiale - ricordati nella lapide dell’androne della casa comunale - e ai  “resistenti” Luigi Pozzi, Paraboschi Ugo, Nespi Giuseppe, Natale Barattieri, Mario Fontanella, Francesco Rossi e Don Giuseppe Beotti. 

                Percorso ai cippi di Gragnano2-2

Il piccolo gruppo, affiancato anche da due rappresentanti locali del  gruppo alpini, è partito dal Comune e ha raggiunto il cippo davanti all’ex Berni, dove cadde Ugo Paraboschi, poi il cippo in località  Castelbosco dove vennero uccisi Giuseppe Nespi, Natale Barattieri e Mario Fontanella, infine il cimitero di Gragnano dove sono sepolti Luigi Pozzi, Francesco Rossi (disperso) , don Giuseppe Beotti e Corini. «L’amore per il proprio Paese, per la propria comunità si costruisce con la conoscenza del passato e con il “sentimento della storia” che si nutre di appartenenza e che ha bisogno di ancoraggio sul territorio» è la riflessione del sindaco Patrizia Calza. «Per questo bisogna che ciascuno impari a conoscere la propria storia, chi ha calpestato il terreno che oggi calpestiamo, chi ha vissuto dove noi viviamo, chi ci lasciato per “costruire” il paese che oggi siamo. Ringrazio la professoressa Silvia Cruciani per la collaborazione nell’opera di educazione alla cittadinanza attiva e alla partecipazione, che riteniamo siano un obiettivo fondamentale da perseguire per la crescita come uomini e come cittadini dei nostri giovani».

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