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Grandine e danni alle coltivazioni, Coldiretti: «In fumo il lavoro di mesi»

Gianmaria Sfolcini (Condifesa): «Anche per questa campagna attiveremo tutte le procedure utili al risarcimento completo dei danni subiti dai nostri associati»

La violenta grandinata che si è abbattuta sulla Valdarda il 26 luglio ha danneggiato tutte le colture, in particolare soia, vite, ortaggi, cipolle, pomodori, angurie e mais. «È presto per tracciare un bilancio - dice Coldiretti Piacenza - sono in corso di valutazione i danni e le altre zone colpite dove la violenza della perturbazione ha causato notevoli danni». 

«Avevamo iniziato il raccolto questa mattina e una tromba d’aria seguita da grandine ha scoperchiato tutte le reti e i teli che dovevano proteggere le angurie  piegando le serre su se stesse - commentano Paola Gamberoni insieme al marito Fabio Filippini dell’azienda Gusto Puro con sede a Baselica - una buona parte del raccolto è stata compromessa e ora cerchiamo di salvare il possibile». 

Come succede spesso anche in Condifesa sono state numerosissime le telefonate per denunciare i danni subiti e i tecnici già nelle prossime ore saranno fuori per quantificarli: «Questi eventi colpiscono il nostro lavoro con maggior intensità e frequenza, in questa fase le colture sono già pronte per la raccolta, dispiace vedere il duro lavoro di mesi andare in fumo - dichiara il presidente di Condifesa Gianmaria Sfolcini - Anche per questa campagna attiveremo tutte le procedure utili al risarcimento completo dei danni subiti dai nostri associati che dal punto di vista economico sono tranquilli perché saranno liquidati pienamente». 

L’agricoltura – conclude Coldiretti regionale – è l’attività colpita più di tutte e dove è stata registrata una perdita in Italia di oltre 14 miliardi di euro nel corso del decennio.

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