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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Suor Leonella Sgorbati è beata. Duomo gremito per la celebrazione

La piacentina suor Leonella (al secolo Rosa) Sgorbati è diventata una Beata della Chiesa cattolica. Pullman da diverse zone d'Italia e prelati dall'Africa per la beatificazione in Duomo

Cattedrale gremita questa mattina per la celebrazione di livello internazionale che ha iscritto suor Leonella Sgorbati nell’elenco dei Beati. All’interno del tempio addobbi floreali e paramenti liturgici di colore rosso a significare il martirio della nuova beata: Suor Leonella (al secolo Rosa) Sgorbati, assassinata il 17 settembre 2006 a Mogadiscio con sette colpi sparati a bruciapelo da due killer che non sono mai stati né indagati né giudicati. Con lei è morto anche il somalo musulmano Mahmmed Mahmud, sua guardia del corpo. Suor Leonella aveva 65 anni, di cui 36 passati al servizio in Kenya e poi in Somalia. Infermiera e formatrice di operatori sanitari, aveva cercato di seminare la pace nel cuore di ragazze e ragazzi senza speranza nel futuro.              

Alle undici la solenne processione d'ingresso dei presuli delle diocesi dove suor Leonella ha svolto il servizio missionario, vescovi, sacerdoti e religiosi che hanno raggiunto l’altare dove il cardinal Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, ha presieduto la celebrazione eucaristica, concelebrata con il Vescovo di Piacenza monsignor Gianni Ambrosio con l’arcivescovo di Nairobi cardinale John Njue, l’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, mons. Luigi Bianco, nunzio apostolico in Etiopia e Gibuti, delegato apostolico in Somalia, mons. Giorgio Bertin di Djibouti e Amministratore Apostolico di Mogadiscio, mons. Salesius Mugambi vescovo di Meru, mons. Antony Mheria vescovo di Nyeri e il piacentino mons. Giorgio Corbellini - aperta dal canto “Noi canteremo gloria a te”. 

Dopo che la Postulatrice della Causa di Beatificazione, suor Renata Conti, missionaria della Consolata, ha tracciato un breve profilo biografico della Serva di Dio Leonella Sgorbati, Il Cardinale Amato ha dato lettura della lettera scritta in latino del Santo Padre Francesco nella quale è dichiarata Beata la Serva di Dio Leonella Sgorbati.  Appena dopo la corale ha espresso con il canto dell’”Amen", la partecipazione di tutto il popolo di Dio, mentre cadeva lentamente il drappo che aveva coperto l’immagine della Beata, dipinta dal pittore Leonardo Girardi di Torino, collocata sulla colonna opposta a quella del pulpito. A immagine svelata l’esecuzione dell’Inno alla Beata Leonella durante il quale sono stati portati all’altare i ricordi della nuova Beata: reliquia “ex ossibus” e diari manoscritti che il Cardinale Amato venera con l’incenso proveniente dalla Somalia. Terminato il canto, il Vescovo di Piacenza-Bobbio si è rivolto nuovamente al Cardinale presidente con le parole “Eminenza Reverendissima, la Chiesa di Dio che è pellegrina in Piacenza-Bobbio ringrazia il Successore di Pietro, sua Santità Papa Francesco, per la beatificazione di questa nostra martire che ha versato il suo sangue per puro amore e come testimone di Cristo”. E’ seguita la consegna da parte del cardinale Angelo Amato delle copie della Lettera Apostolica ai concelebranti e alla Superiora Generale delle Suore Missionarie della Consolata, Madre Simona Brambilla, alla Superiora del Kenya Suor Joan Agnes Njambi Matimu e alla Postulatrice suor Renata Conti. La Messa è quindi proseguita con il canto dell’Inno Gloria di Dio, poi all’Offertorio i doni sono stati accompagnati da una danza delle novizie delle Missionarie della Consolata, le cui parole riprendono frasi dei diari della Beata.

«La morte di suor Leonella - ha affermato il cardinale Amato nell'omelia, è una lezione di vita da riscoprire da parte di tutti noi perché caratterizzata da uno stile di esistenza volta a fare il bene senza fare rumore». Dopo la Comunione, Madre Simona Brambilla e suor Renata Conti e il vescovo Giorgio Bertin, hanno rivolto il loro ringraziamento al cardinale Amato quale Rappresentante del Santo Padre, con loro il nostro Vescovo che ha esteso il meritato ringraziamento allo staff tecnico della Diocesi per la progettazione e l’operatività coadiuvata dalle forze dell’ordine, dal Gruppo Alpini, dalla Pubblica Assistenza Misericordia e da tanti volontari; una equipe che ha condotto in porto senza smagliature un evento di eccezionale significato: la prima cerimonia di beatificazione nella storia della nostra Diocesi, conclusa dal canto finale “Salve Regina” ultima delle perfette esecuzioni del coro della Cattedrale diretto dal maestro Simone Fermi,all’organo il maestro Federico Perotti, che hanno accompagnato lo storico evento. Alla cerimonia hanno partecipato con tanti fedeli un’ampia rappresentanza delle autorità civili e militari; in Duomo anche l’ambasciatore somalo presso la Fao, vescovi dal continente africano come pure religiosi, religiose, novizi e novizie dei missionari e delle missionarie della Consolata provenienti da Amazzonia, Brasile, Kenya, Portogallo, Gruppi da Varese, Anfo (Brescia), Nepi, Torino, Sesto San Giovanni e altre località.

Oltreché dai libretti di Barbara Sartori (che abbiamo presentato nei giorni scorsi), la ricca personalità di suor Leonella è presentata anche da una pubblicazione “Fin dove l’amore arriva” di suor Maria Luisa Casiraghi della casa madre Missionarie della Consolata, attraverso un itinerario popolato di ricordi e aneddoti nei quali Suor Leonella illumina il cammino di coloro che li incontrano. Il Santo Padre, Benedetto XVI, nella preghiera dell’Angelus, in Castel Gandolfo, il 24 di settembre 2006: “Questa Suora, che serviva i poveri e i piccoli in Somalia, è morta pronunciando la parola ‘Perdono’: ecco la più autentica testimonianza cristiana, segno pacifico di contraddizione che dimostra la vittoria dell’amore sull’odio e sul male”.

La beatificazione di suor Leonella Sgorbati - IlPiacenza

Suor Leonella è beata ©IlPiacenza

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