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Comparsi nella notte striscioni inneggianti la marcia su Roma: «E' un'offesa alla storia antifascista»

In città e provincia i militanti di Lotta Studentesca hanno affisso in diversi luoghi ben visibili alcuni striscioni «per ricordare la marcia su Roma del 1922». Rifondazione: «Macchiano l'anima democratica di tutta la Provincia»

Alcuni triscioni inneggianti la marcia su Roma sono stati affissi nella notte di domenica 28 ottobre dai militanti di Lotta Studentesca. «Un’azione simbolica – recita un comunicato di Forza Nuova - per ricordare la vittoriosa marcia su Roma del 1922 che aprì le porte ad un ventennio di grande lustro e onore per l’Italia». ”28/10 A CHI MARCIANDO RESE GRANDE LA PATRIA” è la frase riportata su alcuni manifesti appesi in luoghi ben visibili della città e dei centri della provincia, in particolare all’esterno della sede Inps di piazza Cavalli a Piacenza e in piazza Cavour a Fiorenzuola. «I ragazzi di Lotta Studentesca – prosegue il comunicato, prendendo esempio da quei giovani che dapprima marciarono per le strade di Roma e poi combatterono a Salò per difendere il tricolore, difendono quotidianamente in ogni città e in ogni strada gli studenti e i ragazzi di tutta Italia sognando un futuro migliore e guardando con ammirazione un passato glorioso». Forza Nuova in un comunicato rivendica solo l'affissione dello striscione sotto la sede Inps di Piacenza, non quelli comparsi negli altri comuni della provincia

«Si tratta di un'offesa becera e stupida alla storia antifascista del nostro territorio; dell'evocazione di un regime basato sull'abbattimento dei più elementari principi democratici, sulla persecuzione e sull'eliminazione di chi non diceva "signor sì", sul razzismo, sull'esaltazione della guerra, e che è stato sconfitto grazie alla Resistenza e al 25 aprile». Queste le parole espresse da Nando Mainardi, consigliere comunale di “Sinistra per Fiorenzuola. «Siamo anche pienamente consapevoli – prosegue - che non si tratta di una semplice operazione nostalgica. Anche oggi c'è chi, da posizioni di potere, soffia sul fuoco delle paure, dell'intolleranza, del razzismo, della restrizione degli spazi democratici, della criminalizzazione della diversità. Non ci sono oggi l'olio di ricino e la marcia su Roma, certo, ma il riciclaggio non dichiarato e la "modernizzazione" di idee e mezzi fascistoidi e autoritari. Per tutto questo condanniamo la stupida provocazione di stanotte: in nome di un'idea di Resistenza che non è soltanto memoria ma anche urgenza e necessità di lottare e di contrastare nel tempo presente i vecchi e i nuovi fascismi».        

Intervenuta sulla vicenda anche Rifondazione Comunista: «Nella notte sedicenti fascisti hanno sporcato la nostra Provincia con slogan inneggianti al fascismo e all'impresa mussoliniana che ci portò a un ventennio di dittatura, fame, morte e distruzione». Prosegue il comunicato: «Già la storia sconfisse quell'ideale che oggi tenta di riaffacciarsi all'interno della nostra società e oggii, così come già 73 anni fa, noi siamo pronti a sconfiggere il fascismo. La Federazione Provinciale di Rifondazione Comunista denuncia pubblicamente l'azione di questi individui che coperti dal buio della notte si sono resi protagonisti di un atto che viola apertamente la Costituzione nata dal sangue dei nostri padri e dei nostri nonni. Gli striscioni rinvenuti macchiano l'anima democratica di tutta la Provincia, a pochi giorni dalla risoluzione votata dal Parlamento Europeo (e voluta dalla nostra Europarlamentare Eleonora Forenza) che esorta ogni Paese a contrastare con maggiore severità il proliferare di gruppi neofascisti e neonazisti. In piena condivisione con tale voto Rifondazione si impegna, come abbiamo sempre fatto, a sostenere ogni iniziativa antifascista nella nostra città e a ricacciare ogni fascismo nel buio della storia da cui proviene».

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