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«La differenziata fatta male genera "mostri"»: da Iren e Comune messaggi per una raccolta di qualità

Nuova campagna per stimolare i cittadini nell'adottare comportamenti corretti nella gestione dei rifiuti: «Gettare i materiali separati negli appositi contenitori, evitiamo la creazione di "mostri" che non è possibile differenziare»

Il "Pizzone", nato dall'insieme di organico e carta, il "Peperattolo", frutto di organico e latta non differenziati, la "Tazziglia", ibrido tra ceramica e vetro: sono questi i rifiuti "anomali" protagonisti della nuova campagna di sensibilizzazione del Gruppo Iren, dal titolo "La differenziata, fatta male, genera mostri". L'iniziativa, realizzata in collaborazione con il Comune di Piacenza, vuole stimolare i cittadini nell'adottare comportamenti corretti nella gestione dei rifiuti, con un messaggio chiaro: gettare i materiali separati negli appositi contenitori permette di realizzare una raccolta differenziata migliore, evitando la creazione di "mostri" di rifiuti che non è possibile differenziare. Per migliorare la raccolta differenziata dobbiamo consolidare il dato quantitativo e migliorare quello qualitativo. In caso di dubbi su dove conferire un rifiuto è sempre utile consultare il "rifiutologo" predisposto da Iren.

«Vetro, legno e metalli possono essere recuperati totalmente ma, in percentuali di poco inferiori, anche plastica, carta, organico», commenta l'assessore all'Ambiente del Comune di Piacenza Serena Groppelli. «La qualità della raccolta differenziata, grazie alla tecnologia e alle filiere di recupero, premia l'ambiente della città e alimenta un riciclo di rifiuti che riconosce ai Comuni, e quindi alla collettività, i contributi CONAI. Voglio anche ricordare che il pacchetto di misure deliberate dall'Unione Europea a favore di un'economia circolare ha fissato un obiettivo ambizioso per i rifiuti di abitazioni ed imprese: entro il 2030 tutti i rifiuti riciclabili non saranno più ricevibili nelle discariche. Ancor più a breve termine, entro il 2025, dovrà essere riciclato il 65% dei rifiuti da imballaggio». Prosegue l'assessore Groppelli: «Piacenza, lo sappiamo, registra da anni numeri importanti tra le città italiane, realizzando una raccolta separata di oltre il 72 % del rifiuto prodotto. La tutela dell'ambiente, la riduzione degli sprechi, la necessità di migliorare l'aria che respiriamo, il contrasto al cambiamento climatico sono temi molti sentiti dalla cittadinanza. Con questa campagna invitiamo tutti, quindi, a collaborare ancora meglio per un obiettivo importante: una raccolta di qualità, perché anche un solo scontrino, o un involto di carta alimentare oleata danneggia ad esempio l'intera partita di carta conferita e non la rende adatta ad un pieno recupero».

Groppelli e Bertolini-2

La campagna "La differenziata, fatta male, genera mostri" sarà declinata su tre soggetti, "ibridi" rappresentativi di errori comuni nella separazione dei rifiuti: dal cartone della pizza gettato sporco nella raccolta della carta, alla ceramica conferita erroneamente nel vetro. La campagna, che è partita lo scorso 30 gennaio, viene diffusa a Piacenza attraverso molteplici canali: affissioni statiche e dinamiche in vari formati, spazi sulle principali testate locali e contenuti digitali sui social media di Gruppo e del Comune. «Pur partendo da risultati positivi in termini di raccolta differenziata, è sempre molto importante coinvolgere i cittadini nel processo rendendoli parte attiva, con l'obiettivo di migliorare sempre più la qualità della differenziata -  ha sottolineato l'Amministratore Delegato di Iren Ambiente Eugenio Bertolini -. A fianco dell'impegno quotidiano che Iren mette in campo per il decoro e la raccolta rifiuti in città, il contributo di ciascuno è infatti fondamentale. La campagna che presentiamo oggi punta da un lato a incuriosire i cittadini e dall'altro ci consente di trasmettere messaggi di responsabilità e senso civico con un linguaggio e una grafica accattivante e di facile accesso».

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