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«Una ricerca sui giovani per sviluppare e rafforzare reti di comunità: così tariamo al meglio politiche future»

Condizione giovanile a Piacenza, al via un’indagine conoscitiva promossa dall’Amministrazione comunale in collaborazione con Iress

Adolescenti e giovani ‘in azione’ a Piacenza: partecipazione, ascolto, corresponsabilità”. Questo il titolo della ricerca avviata dal Comune di Piacenza, promossa dagli assessorati alle Politiche giovanili, Politiche educative e sport e Politiche per l'infanzia e l'inclusione sociale, in collaborazione con la cooperativa Iress di Bologna: una importante iniziativa finanziata dalla Regione Emilia Romagna, avente l’obiettivo di realizzare un’indagine conoscitiva sulla condizione giovanile nella nostra città. Accanto agli amministratori comunali sono intervenuti i rappresentanti di Regione e Ires, ma sono numerose le realtà invitate nell’occasione: Fondazione di Piacenza e Vigevano, Ausl, Coni, Ufficio Scolastico Territoriale, Legacoop e Confcooperative, Csv, Università Cattolica del Sacro Cuore, Polo territoriale del Politecnico di Milano, Conservatorio Nicolini e Università di Parma, in merito agli atenei presenti a Piacenza.

“I numeri sono importanti, ma quando parliamo di giovani emerge una complessità che va costantemente indagata, approfondita e compresa” commenta l’Assessore alle Politiche Giovanili Francesco Brianzi. “Abbiamo necessità di una nuova conoscenza della condizione giovanile a Piacenza. Non è solo un obiettivo programmatico della nostra Amministrazione che, grazie alla partnership con la Regione, si concretizza, è un primo esercizio che di cui la nostra Città ha bisogno, e che ci permetterà di tarare al meglio politiche future”. Su una platea di giovani dai 14 ai 29 anni saranno coinvolte 150 persone: "Vogliamo dare un taglio qualitativo e non quantitativo, di numeri ne abbiamo tanti: conviene usare non solo il grandangolo ma il microscopio e scattare una fotografia con piccoli dettagli".

“Questa ricerca ci permetterà di sviluppare e rafforzare reti di comunità”, commenta Nicoletta Corvi, Assessore al Welfare, “oltre a cogliere meglio i percorsi che determinano condizioni di agio e disagio, le occasioni di partecipazione attiva ed i rischi di dispersione e isolamento nei giovani”. “È imprescindibile ed urgente una lettura condivisa del territorio tra tutti gli attori, con particolare attenzione al ruolo che possono svolgere i centri aggregativi ed il Terzo Settore, ma non solo”.

“Sport e scuola sono tra i tanti attori coinvolti” prosegue Mario Dadati, Assessore alle Politiche educative. “Dobbiamo aggiornare e condividere la conoscenza sui gruppi giovanili, sulle loro dinamiche e su come gli spazi e i servizi in Città vengono utilizzati. Per questo alla base della ricerca vi è una partecipazione concreta di giovani e adolescenti, e la valorizzazione dei saperi dei soggetti attivi nelle politiche giovanili cittadine, come ad esempio le società sportive e le agenzie educative”.

Greta Nicodeni e Rossella Piccinini di Iress sono entrati nel dettaglio degli obiettivi dell’indagine. Tra questi quello di ricostruire una mappatura dinamica e realistica del mondo giovanile piacentino e supportare la progettazione di servizi e iniziative per i giovani attraverso la produzione di dati. Con queste premesse, la ricerca potrà essere un punto di partenza per valutare la possibilità di far nascere un “Osservatorio sulla condizione giovanile” che veda i giovani stessi protagonisti nella produzione di conoscenze, oltreché attori e fruitori degli interventi. Il metodo individuato per l’effettuazione dell’indagine conoscitiva è quello della “ricerca-azione partecipata”, che prevede innanzitutto il coinvolgimento in tutte le fasi di ricerca dei vari stakeholder del territorio. Nel suo divenire, la ricerca-azione è particolarmente appropriata per fornire elementi utili alla programmazione e alla co-progettazione di nuovi interventi. Il piano di lavoro prevede diverse fasi attuative: la costituzione di un gruppo di lavoro a presidio dell’intero percorso di ricerca, formato da ricercatrici/ori Iress e dai soggetti attivi nell’ambito delle politiche giovanili; la realizzazione di azioni di ricerca con i referenti della comunità (sia dei servizi che degli spazi fruiti dal target della ricerca); la realizzazione di azioni finalizzate a promuovere la partecipazione e ad ‘agganciare’ in modo attivo adolescenti e giovani; la realizzazione di azioni di ricerca con adolescenti e giovani suddivisi in tre sottogruppi (14-19; 20-24; 25-29 anni); la stesura di un report finale e di azioni di disseminazione per una riflessione partecipata sui contenuti emersi. Nell’ambito dell’indagine saranno utilizzati strumenti di ricerca di tipo qualitativo (video interviste, individuali o di gruppo, focus group, storie di vita, racconti, narrazioni fotografiche o per immagini). Saranno approfonditi i seguenti aspetti: composizione dei gruppi giovanili e delle reti amicali; relazioni con i coetanei, desideri e aspettative; luoghi della città frequentati; servizi utilizzati e richiesta di servizi; atteggiamento rispetto alla partecipazione. Gli esiti dell’indagine sono attesi per il mese di settembre.

Parallelamente al presente progetto di ricerca proseguono i lavori dei tavoli di coprogettazione relativi al progetto “A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca?” sostenuto dal Ministero del Lavoro e Politiche sociali nell’ambito del Fondo nazionale per le politiche migratorie 2022, e annunciato lo scorso 23 settembre 2022 a tutto il mondo del Terzo Settore proprio dagli Assessorati alle Politiche giovanili, Politiche educative e sport e Politiche per l'infanzia e l'inclusione sociale. Le azioni, principalmente rivolte alla piena integrazione nella società e nella comunità locale dei cittadini di paesi terzi, con particolare attenzione alle famiglie, ai minori e ai giovani adulti, e armonizzate tra i vari Enti del Terzo Settore coinvolti, si concretizzeranno a partire dal mese di marzo 2023.

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