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Confapi Industria, un gruppo di imprenditori dona 100mila euro all’ospedale

In pochi giorni è stato raccolto il necessario per ventilatori polmonari e attrezzature per sei posti letto. Camisa e Paparo: «Aziende vicine al territorio in questo momento»

Ammonta a circa 100 mila euro il fondo che Confapi Industria Piacenza è riuscita a raccogliere per l’ospedale di Piacenza: un ampio gruppo di imprenditori associati ha risposto all’appello lanciato dal presidente Cristian Camisa e dal direttore Andrea Paparo per dare una mano concreta al “Guglielmo da Saliceto” in questi giorni di emergenza da coronavirus. Alla fine la raccolta fondi ha permesso di raccogliere circa centomila euro che permetteranno l’acquisto di una serie di attrezzature specifiche: «È stata la stessa Ausl a segnalarci le attrezzature prioritarie – spiega il presidente Camisa – con buona parte della raccolta fondi sarà possibile dotare sei posti letto, di cui due di intensiva e quattro di semi intensiva, di due ventilatori polmonari muniti di carrello e braccio e un monitor multi-parametrico».

Tutto è partito qualche giorno fa con una richiesta inviata attraverso la rete agli associati di Confapi Industria Piacenza: il presidente Camisa invitava gli imprenditori ad aderire a una raccolta fondi destinata proprio al “Guglielmo da Saliceto” con l’obiettivo di acquistare dei macchinari specifici e destinati all’allestimento di sei posti letto di terapia intensiva e semi intensiva. La risposta delle aziende piacentine è stata immediata e forte e in pochissimo tempo ha portato a raccogliere quasi centomila euro.

La raccolta fondi però servirà anche ad altro. «I nostri imprenditori sono stati così generosi – continua Camisa – che dopo l’acquisto dei macchinari per il “Guglielmo da Saliceto” abbiamo avanzato una cifra: intendiamo utilizzarla sempre con l’obiettivo di dare una mano all’ospedale, ai medici e agli infermieri».  Concorde anche il direttore Paparo. «Il periodo che stiamo attraversando è difficile perché la diffusione del coronavirus mette a dura prova gli ospedali a causa del numero considerevole di pazienti contagiati – spiega – per questo motivo abbiamo chiesto, come Confapi Industria, ai nostri imprenditori di dare un segno forte di vicinanza al territorio: la risposta è stata straordinaria, fuori dalle aspettative. In pochissimi giorni hanno aderito molte aziende associate e abbiamo raccolto quasi centomila euro: è la dimostrazione che la nostra associazione c’è, è presente per il territorio in ogni momento. Anche in quelli più difficili come questi».

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