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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Sanità / Monticelli d'Ongina

Ausl fa i conti con rincari e disavanzo: verso il trasferimento a Corte dei servizi della Casa della salute di Monticelli

Nei bilanci dell'Azienda Usl deficit di 50milioni e aumenti per i costi dell'energia di 10milioni. Si parte dalla Bassa con la rimodulazione dei servizi ma i sindaci non ci stanno: «Inaccettabile»

L’Azienda Usl fa i conti con i rincari dell’energia e delle materie prime, oltre ad un deficit di bilancio di 50 milioni di euro. Per far fronte a questa situazione, illustrata dal direttore generale Paola Bardasi all’assemblea dei sindaci in Conferenza territoriale sociosanitaria, si pensa di rivedere alcuni servizi nelle strutture sanitarie del territorio. I sindaci però non ci stanno.

A seguito dei rincari delle materie prime si è reso necessario procedere all’adeguamento dei costi, utilizzando il prezziario regionale e stimando un aumento percentuale dell’importo di progettazione delle opere in corso – ha detto Bardasi -. Ciò ha comportato la maggiorazione dei quadri economici delle diverse tipologie di intervento (+508mila per quelli in corso di realizzazione, +2milioni e 850mila per interventi in progettazione, +6milioni e 636mila per interventi con finanziamento Pnrr), a cui si aggiungono le maggiorazioni stimate per il Centro paralimpico di Villanova». Bardasi ha spiegato che «su base regionale si prevede un aumento dei costi di energia per 200milioni, a Piacenza più 10milioni. L’Azienda sta valutando gli interventi di riorganizzazione finalizzati al contenimento dei consumi energetici in prossimità della stagione invernale, in ottemperanza alle linee guida della Regione». Da qui «rimodulazioni logistiche presso le Case della salute di Monticelli e Cortemaggiore, mantenendo nelle attuali sedi le attività a più alto impatto per l’utenza ma sono in coso ulteriori valutazioni su tutte le strutture aziendali». Con l’obiettivo di «minimizzare i costi dell’energia per risparmiare e reinvestire in sanità» saranno trasferiti a Cortemaggiore alcuni servizi ora attivi a Monticelli: diabetologia, ecografia, psichiatria, neuropsichiatria infantile, ambulatorio prestazionale e di cronicità, oltre a quello ostetrico ginecologico. A Corte le attività saranno adeguate in spazi e fasce orarie mentre a Monticelli rimarrà invariato il servizio di Continuità assistenziale, saranno rimodulate le fasce orarie di apertura dello Sportello unico e le attività ambulatoriali di prelievi, vaccinazioni e cardiologia saranno concentrate, con aperture diversificate, nelle giornate di martedì, mercoledì e giovedì.

«E’ inaccettabile», ha tuonato al microfono il sindaco di Monticelli Gimmi Distante, seguito a ruota dai colleghi di Caorso, Cortemaggiore, Gragnano e Rottofreno. «Ieri avevo percepito qualcosa da una telefonata del direttore del Distretto di Levante e solo oggi so di questi cambiamenti», ha detto il primo cittadino che ha chiesto di capire i «criteri di questa scelta», oltre alla possibilità di «incontrarsi in un percorso partecipato». «La mia Amministrazione è sempre stata disposta a non tagliare nulla per garantire i servizi sociali, il riscaldamento a scuola. Un minimo di attenzione, di partecipazione e di servizi sono graditi». Distante ha bacchettato «il metodo di comunicazione» e ha invitato la dirigenza Ausl a Monticelli per «percepire direttamente, dopo la notizia di questa ipotesi, le opinioni della gente e per prendersi la responsabilità di comunicarlo ai cittadini». «Solo a luglio si parlava di incrementare i servizi – ha proseguito – ora si fa una retromarcia e chi eroga servizi, come Ausl deve prevedere con anticipo queste situazioni». In fine il primo cittadino si è detto preoccupato per gli spostamenti che dovranno fare i suoi concittadini per raggiungere Cortemaggiore: «A malapena qualcuno va a Monticelli, figuriamoci se deve spostarsi».

Gimmi Distante-5

Uno spostamento di servizi che «avrà ricadute anche su Caorso: i pullman a Cortemaggiore non ci vanno – ha detto il sindaco Roberta Battaglia – e il Comune non ha risorse e personale per garantire un trasporto, soprattutto per le persone seguite dai servizi di salute mentale abituate ad andare a Monticelli. Occorre tenere conto dei territori limitrofi». Il sindaco di Cortemaggiore Luigi Merli ha sostenuto la posizione dei colleghi, ricordando come, durante il Covid, nella Casa della salute del suo comune «i servizi erano stati sospesi: ora – ha detto – sono soddisfatti che tornino attivi, senza nulla togliere a Monticelli».

Roberta Battaglia-4

Problematiche sono state poi evidenziate anche da altri sindaci della provincia. Ad esempio, a Gragnano il sindaco Patrizia Calza ha fatto emergere «le difficoltà con i medici di base», rendendosi disponibile «ad aprire un confronto». «Si parla di investimenti e si fanno promesse poi succede qualcosa che porta a fare passi indietro: il futuro sarà sempre così se diminuiscono le risorse del Servizio sanitario nazionale. La sanità deve diventare un tema fondamentale del Paese altrimenti si continuerà ad assistere a tagli». Anche Rottofreno fa i conti con la Casa della salute che, «da un investimento iniziale di 4milioni per la sistemazione, è arrivato a 2milioni e 800mila euro: sono situazioni diverse e Case della salute diverse» - ha detto il sindaco Paola Galvani. Il primo cittadino ha invitato l’Ausl a «fare scelte considerando il territorio». Da qui la critica alla decisione di accorpare «il servizio di guardia medica di San Nicolò, che ha sedici accessi giornalieri, con quello di Pianello che ne ha due». Disponibilità ad andare incontro all’Ausl è arrivata dal sindaco di Piacenza Katia Tarasconi: «Cosa possiamo fare noi sindaci? Cerchiamo insieme le soluzioni affinché le persone abbiano risposte, anche se temo che in tutta la provincia non saranno le più comode». Il sindaco di Castelsangiovanni e presidente della Conferenza territoriale sociosanitaria, Lucia Fontana, ha invitato Ausl ad «avere una visione lunga per non arrivare a soluzioni tampone: la sanità, i cittadini e i professionisti devono viere tranquillamente e serenamente». Ai sindaci sono arrivate le risposte e i chiarimenti del direttore generale di Ausl Paola Bardasi. Ha dato la disponibilità alla condivisione, all’interno di un percorso partecipato, per quanto riguarda la Casa della salute di Monticelli: «Le proposte che facciamo possono essere discusse e migliotate. Faremo il meglio per la popolazione, per non tagliare servizi, fare attività con minori sforzi e costi e allo stesso tempo far fronte al disavanzo di 50milioni».

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