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Confindustria paga il restauro della statua di Romagnosi

Dopo venticinque anni si rimette mano al monumento grazie alla sponsorizzazione dell’associazione degli industriali. Intervento da 20mila euro. Il Consiglio comunale: «Sulla cultura le collaborazioni pubblico-privato devono aumentare»

Confindustria in aiuto. L’associazione degli industriali pagherà il restauro della statua dedicata al filosofo Gian Domenico Romagnosi in piazzetta San Francesco. L’intervento, da 20mila euro, è stato ovviamente accolto con molto piacere dal Comune di Piacenza, che da tempo cercava uno sponsor il “restyling” di uno dei suoi monumenti più celebri. «La statua è del 1867 – spiega l’assessore alla cultura Jonathan Papamarenghi – e l’ultimo restauro risale a venticinque anni fa. Tutti vedono questo monumento, è nella piazza principale della città e purtroppo si nota lo stato di evidente degrado».

«In un periodo non semplice per le imprese – ha aggiunto l’assessore - è apprezzabile l’impegno di Confindustria per il restauro. La statua subirà anche un trattamento anti-writer». A giugno arriveranno in San Francesco i ponteggi. La conclusione dell’intervento è prevista per la fine di luglio. La statua poi recherà una stele con alcune informazioni sul monumento e sulla figura di Romagnosi, il “Qr Code” per gli smartphone e la sponsorizzazione dell’associazione.

Tutto il Consiglio comunale ha apprezzato il gesto. «Una città che cura i suoi monumenti – ha detto Francesco Rabboni (Fi) - dà una bella immagine di sé fuori. La cultura è vita e ripartenza, questo è un bel segnale». «Sono spesso critico con Confindustria – ha aggiunto Luigi Rabuffi (Pc in Comune) - che potrebbe fare di più per la città, ad esempio nel coinvolgimento nell’ente fieristico. Stavolta plaudo all’associazione, che aiuta il nostro comune nel restauro di un monumento». «Speriamo che questo intervento – è l’auspicio di Roberto Colla (Pc Oltre) - sia un volano per altri da parte di realtà private a favore della città». «La cultura – è il parere di Sergio Dagnino (Movimento 5 Stelle) - spesso passa in secondo piano, lo si vede dallo stato attuale delle mura farnesiane. La manutenzione ordinaria costerebbe molto meno di quella straordinaria e ci permetterebbe di fruire al meglio i nostri monumenti». «La collaborazione tra pubblico e privato nella cultura e nella manutenzione del patrimonio artistico – è la considerazione di Massimo Trespidi (Liberi) - deve aumentare. Il Comune fa tanto, si pensi al Teatro Municipale e alla rete museale, oltre a Palazzo Farnese. E, ovviamente, mi riferisco anche ai soldi messi negli ultimi mesi per la Ricci Oddi. L’ente deve sviluppare sponsorizzazioni e collaborazioni con i privati, che possono essere interessati alla visibilità dei monumenti. Così liberiamo risorse economiche per altre voci».

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