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Attualità / Fiorenzuola d'Arda

«Governo distante sul caro vita ma anche i Comuni facciano la loro parte»

Il Comune di Fiorenzuola fa i conti con i costi delle utenze. Per le famiglie in difficoltà «misure già da novembre»: si pensa al ritorno della tessera per la spesa. La minoranza: «Solo intenzioni, manca l'impegno»

«Conosciamo la sofferenza attuale che c’è a Fiorenzuola, come nel resto del Paese, che ancora non è esplosa e non è emersa nella sua drammaticità. Fino ad ora, dal punto di vista del Governo, c’è un’evidente distanza ed insensibilità rispetto alla dimensione del problema del caro vita. È opportuno che anche il Comune stanzi delle risorse, che ovviamente non possono essere consistenti tanto quelle che possono arrivare dallo Stato, ma sufficienti per potenziare i fondi che vengono generalmente destinati ai nuclei famigliari e alle persone in difficoltà. Come lo Stato deve intervenire, anche un Comune deve dare segnali e fino ad ora non ne sono stati dati, anche se un po’ di risorse l’Amministrazione le ha». Così Nando Mainardi (“Cambiamo Fiorenzuola”) durante la discussione di una variazione di bilancio in Consiglio comunale a Fiorenzuola.

Il tema dei rincari è stato affrontato dopo che l’assessore al Bilancio Marcello Minari ha annunciato l’arrivo, da parte dello Stato, di un contributo di circa 117mila euro che servirà al Comune per far fronte alle utenze. Ne erano arrivati già poco più di 100mila. «A livello nazionale ci sono dei fondi per i Comuni, per far fronte alle maggiori spese delle utenze. Ma ad oggi non ci sono dei trasferimenti al Comune per intervenire sugli incrementi, altrettanto pesanti, che riguardano famiglie, aziende, attività economiche» - ha proseguito Mainardi.

«Prime misure a novembre, gli uffici sono al lavoro»

«Per sopperire a queste situazioni emergenziali sarebbe opportuno alleggerire i vincoli di bilancio che hanno i Comuni, come quello di Fiorenzuola che ha sempre dimostrato attenzione alla gestione dei conti – ha risposto l’assessore al Bilancio -. A mio avviso il momento più pesante di questa situazione lo si vivrà a partire da gennaio, quando inizieranno ad arrivare le bollette di dicembre e così via». Per Minari «il Comune può attivarsi con provvedimenti straordinari» ma «occorre distinguere due categorie di soggetti: i nuclei famigliari già attenzionati e seguiti dai Servizi sociali, per i quali sono già in atto determinate azioni che possono essere migliorate e aumentate, ma che comunque hanno una loro gestione; poi, purtroppo, ci saranno quelli che esulano dai nuclei famigliari conosciuti e che magari non sono nemmeno così disposti a fare emergere le necessità e a chiedere aiuto al Comune».

Le prime misure, «che non risolveranno ma cercheranno di alleviare il problema», potrebbero arrivare «già a novembre»: «Abbiamo un avanzo di Amministrazione del 2021 pari a circa 390mila euro: può essere utilizzato prima di tutto per ripianare maggiori entrate o maggiori spese, poi spese straordinarie di investimenti e, in ultima analisi, spese straordinarie di parte corrente rivolte a queste attività eccezionali – ha proseguito Minari -. Con i vari settori del Comune stiamo monitorando i vari capitoli di entrata e di spesa ma ragionevolmente una buona fetta di avanzo di Amministrazione dovremmo riuscire a destinarla a questo scopo».

Torna la "Family Card"?

Il «problema» è «come erogare le risorse a famiglie, imprese e associazioni sportive», in quanto «con i bandi diventa difficile per i requisiti ai quali bisogna attenersi e che spesso impediscono a soggetti non in regola di non riuscire ad usufruire dei contributi». Così il Comune pensa di riproporre la “Family Card”, già utilizzata negli ultimi mesi per agevolare sia i nuclei famigliari in difficoltà che avevano fatto richiesta di contributi, sia le attività commerciali dove potevano essere effettuati gli acquisti. «L’esperienza della “Family Card” – è stato spiegato - è stata decisamente positiva con l’utilizzo, da parte delle famiglie, di 147mila euro, su un totale di 150mila messi a disposizione dal fondo. Se la dovessimo riproporre potrebbe essere un valido strumento per dare sostegni a famiglie e ad attività economiche. Dietro a tutto ciò c’è comunque un’attività molto pesante da gestire: arrivano tantissime domande da valutare ed esaminare che siano in regola con tutti i requisiti. È successo che qualcuno si comportasse in maniera disonesta, quindi, occorre stare attenti a queste situazioni ma, nel complesso, può avere un buon successo. Concordo su un aiuto diretto alle famiglie e alle imprese ma sarebbe auspicabile che provenisse dallo Stato, senza che i soldi transitino per il Comune, creando un appesantimento burocratico per Amministrazione e cittadini».

Riscaldamento impianti sportivi: «Inverno non semplice»

Tornando al tema delle utenze del patrimonio comunale, «in questo periodo gli Uffici stanno calendarizzando incontri per cercare di avere delle proiezioni che siano il più possibile realistiche ma occorrerebbero soluzioni, che vadano oltre il livello nazionale per cercare di calmierare questa tendenza di aumento dei prezzi». Anche per l’assessore Massimiliano Morganti occorrono «provvedimenti di carattere nazionale che intervengano in modo marcato: stiamo facendo i conti con il riscaldamento delle scuole, delle palestre e della piscina e l’inverno non sarà semplicissimo». «Molti Comuni – ha aggiunto - stanno riducendo gli orari dell’illuminazione pubblica ma bisogna capire anche le proiezioni: non ha senso ridurre servizi se poi, invece, risultano essere sostenibili. Occorre avere un orizzonte chiaro sotto il profilo legislativo».

«Il Comune può intervenire ma manca l'impegno, solo intenzioni»

Per il gruppo di minoranza “Cambiamo Fiorenzuola” sono «interessanti e apprezzabili le intenzioni poste ma rimangono tali: non riscontriamo l’impegno, da parte del Comune, su un tema che tutti riconosciamo come molto forte ed esplosivo – ha detto in conclusione Mainardi, annunciando il voto contrario dell’opposizione. Con le variazioni di bilancio notiamo che ci sono risorse che si liberano: anche se non sono tantissime e non risolveranno tanto la questione, il Comune ha lo spazio per intervenire».

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