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«Convivenza doverosa per l'uomo, la violenza va sempre negata»

A Fiorenzuola e Carpaneto, nel giorno del Ricordo, inaugurate due targhe nei giardini intitolati ai martiri delle Foibe

Una pietra carsica sotto la targa che ricorda l’intitolazione di un’area verde in via Kennedy ai martiri delle Foibe e per ricordare che «la convivenza in ogni caso è possibile e doverosa per l’uomo e che la violenza va sempre negata». Così il sindaco Romeo Gandolfi nella cerimonia di inaugurazione del giardino riqualificato, nella lottizzazione tra via Scapuzzi e via Kennedy a Fiorenzuola, nella giornata del Ricordo, il 10 gennaio. Presenti oltre al primo cittadino e alla Giunta, i consiglieri Elena Grilli e Carlo Marchetta, i rappresentanti delle associazioni di volontariato militari e combattentistiche, rappresentanti delle forze dell’ordine. «L’area è dedicata a due grandi del ‘900: De Gasperi che finita la Guerra ha tenuto fuori il Paese dal comunismo sovietico e Papa Giovanni Paolo II che contribuì alla caduta del Muro di Berlino», ha detto Gandolfi ricordando i martiri e le vittime. «La vendetta e l’odio hanno sempre preso il sopravvento, speriamo che ciò non accada mai più», ha concluso il sindaco. Ha impartito la benedizione il parroco, monsignor Giuseppe Illica.

Nel Giorno del Ricordo, a celebrazione e commemorazione della tragedia delle Foibe, a Carpaneto è stata intitolata l'area verde di via Bersaglieri. La cerimonia, contingentata e nel rispetto delle misure emergenziali in atto, ha consentito la partecipazione dei rappresentanti dell'Amministrazione, del Consiglio comunale dei Ragazzi e della Scuola, delle Forze dell'ordine, delle Associazioni combattentistiche, e del parroco don Giuseppe. «Da ora, anche la comunità di Carpaneto potrà tenere memoria, e fare testimonianza, della propria partecipazione al rispetto di questo capitolodi storia, doloroso, terribile, ma parte del nostro Paese» - ha detto il sindaco Andrea Arfani. Così l'Assessore alla Cultura Paola Campopiano, che ha ideato e diretto il progetto: «Potrei definire un ossimoro il mio stato d’animo: felice nel poter ricordare cose tristi. La tristezza è data dal ricordare le atrocità commesse dalle truppe comuniste titine nei confronti degli italiani (colpevoli solo di essere italiani), ma a questo ricordo oggi si affianca la felicità di poter rendere onore a questi martiri dedicando loro un’area verde nel nostro Comune. Se a questo poi aggiungiamo il fatto che troppe volte questa tragedia è stata oscurata o strumentalizzata, la soddisfazione è ancora maggiore: passando lungo via Bersaglieri l’occhio va subito alla targa dell’area e il cuore immediatamente alle vittime».

Foibe Carpaneto-2

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