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Covid-19 e crisi industriale, Ugl Metalmeccanici Emilia-Romagna protesta davanti alla Prefettura

Venerdì 26 giugno, dalle 9.30 alle 12, per rilanciare la questione “lavoro”. «Il lockdown disposto dal governo a seguito dell'emergenza Covid-19 ha messo in ginocchio interi settori della nostra economia»

Ugl Metalmeccanici scende in piazza, nelle principali città d'Italia, venerdì 26 giugno, dalle 9.30 alle 12, per lanciare la questione “lavoro”. «Il lockdown disposto dal governo a seguito dell'emergenza Covid-19 ha messo in ginocchio interi settori della nostra economia».

E sempre al governo l'Ugl Metalmeccanici - per voce del segretario nazionale Antonio Spera - lancia la richiesta di mettere in sicurezza i lavoratori a partire da una più celere erogazione degli ammortizzatori sociali, l'immediato blocco dei licenziamenti e fino alla fine del 2020, il prolungamento delle Naspi in scadenza affinché si evitino tagli occupazionali e la dismissione di interi stabilimenti produttivi.

«La politica deve riprendere in mano la situazione e sostenere il comparto metalmeccanico e manifatturiero , già duramente provato dalla crisi economica ed occupazionale, che negli ultimi tre mesi , a seguito della questione Coronavirus, si è ulteriormente indebolito», spiega Francesco Stavale, segretario regionale Emilia-Romagna dell' Ugl Metalmeccanici.

Le proiezioni del  Centro Studi dell' Ugl nazionale stimano oltre un milione di posti di  lavoro a rischio nei prossimi mesi se non si si interverrà con un forte shock economico-fiscale. 

La manifestazione di venerdì 26 giugno prevede l'organizzazione di presidi pacifici davanti i palazzi delle prefetture o degli Enti Locali, con la consegna all’opinione pubblica, tramite un volantinaggio, di un documento , elaborato in quattro punti, con sui si sollecita il Governo «ad intervenire su centralità della politica industriale e sulla sicurezza dei livelli occupazionali in tutta Italia». 

Secondo l'Ugl è indispensabile agire con determinazione sulle politiche di sviluppo industriale, intervenendo con la riduzione della pressione fiscale, il taglio del cuneo fiscale, ed il sostegno ai salari incentivando il rilancio del mercato interno. 

«Il nostro documento verrà consegnato alle autorità territoriali, al fine di far comprendere l’importanza di un rilancio economico e sociale del lavoro in questa delicata fase congiunturale. Le statistiche sull'andamento economico nazionale elaborate da Istat e Unioncamere relative ai primi mesi del 2020 sono drammatiche, evidenziano un primo crollo industriale, pongono la questione come una priorità assoluta. Dopo tanti proclami e promesse, dopo tante chiacchiere, chiediamo al governo di intervenire con fatti concreti a sostegno delle imprese e dei lavoratori, non ci sarà una seconda opportunità», concludono il segretario regionale Emilia-Romagna Ugl Metalmeccanici, Francesco Stavale, e il segretario Ugl di Forlì-Cesena-Rimini e Ravenna, Filippo Lo Giudice, che parteciperà personalmente al presidio di Forlì. 

In Emilia-Romagna la manifestazione si svolgerà dalle 9.30 alle 12, a Forlì (davanti alla sede della Provincia, in piazza Morgagni), a Bologna ed a Piacenza davanti alle due prefetture. 

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