rotate-mobile
Attualità

Covid-19: il contagio sale ovunque, in Italia la diffusione rimane però sotto controllo

Coronavirus, il report periodico con l’evoluzione dell’epidemia

A livello mondiale la circolazione del virus ha superato i 26, 2 milioni di contagi con poco più del 33% di casi attivi; i dati degli ultimi giorni danno piccoli segni di rallentamento. Oltre 868 mila sono i morti accertati con tasso di letalità al 3,3%.

L’Italia per quanto riguarda il numero dei casi complessivi occupa il 18esimo posto della graduatoria su 168 Stati censiti. In Europa vanno peggio di noi Russia, Spagna e Francia, mentre la Germania ci segue a ruota. Negli ultimi sette giorni si registra una preoccupante impennata nel numero dei contagi accertati nelle regioni italiane.

2-14-8

3-9-15

Oggi 3 settembre l’incremento nazionale dei casi è +0,50% (ieri +0,49%) con 272.912 contagiati totali. Sono stati elaborati 92.790 tamponi (ieri 102.959) con 1.397 positivi; rapporto positivi/tamponi 1,4 (ieri 1,3%). Sono ricoverati con sintomi 1.437 persone (+68) e 120 nelle terapie intensive: +11.

4-37-9

La traiettoria del virus è piuttosto attiva ma la situazione generale è ben lontana dalla criticità dei mesi scorsi quando il 3 aprile si era raggiunto il “picco” della terapia intensiva con 4.068 casi e nel giorno successivo con 29.010 casi ospedalizzati quello nei reparti; oggi i letti occupati sono rispettivamente 120 e 1.505.

5-30-9

La raffigurazione grafica evidenzia come la percentuale dei ricoveri in terapia intensiva sul totale casi accertati sia progressivamente scesa dal 10% allo 0,4%.

IL TASSO DI LETALITÀ, la percentuale di morti rispetto al totale di coloro che sono risultati positivi al tampone, da maggio a luglio ha oscillato sul 14%, in agosto  è sceso al 13,07%.

6-6-17

La letalità più bassa sembra anche conseguenza del crollo dell’età mediana dei contagiati: da un picco di 68 anni nella prima settimana di aprile ai 29 anni delle ultime settimane di rilevazione.

Ricordiamo anche che la letalità da inizio epidemia sarà ricalcolata con un forte ribasso perché le indagini campionarie in corso sulla popolazione (con ricerca degli anticorpi) stanno dando le prime indicazioni su come i soggetti venuti a contatto con il virus, siano almeno 6 volte più numerosi rispetto a quelli finora intercettati ufficialmente con i test tampone. Quando avremo un dato definitivo complessivo probatorio, sarà possibile definire con maggiore attendibilità la letalità (decessi in rapporto ai casi) della Covid-19.

I NUMERI CHE NON QUADRANO

Permane il disallineamento nei dati CASI PROVINCIA forniti giornalmente da Regione E.R. e Protezione Civile/Ministero: la somma dei valori delle nove aree geografiche conferma il totale della Regione ma non quello del Ministero.

7-3-11

La rappresentazione numerica nazionale e regionale dovrebbe utilizzare a scopo comunicativo un unico sistema, oppure visualizzare note di spiegazione, altrimenti, per il cittadino lettore o le altre Istituzioni, diventa impossibile capire come stanno le cose.

Domanda a oggi senza risposta, rivolta agli enti interessati: come possono quadrare i numeri complessivi di Regione/Protezione civile se i parziali provincia sono diversi e le differenze non si compensano tra loro?

LE NOSTRE FONTI: I dati di base per la copertina di ORESTE GRANA e le raffigurazioni grafiche alle quali collabora GIUSEPPE PAGANI, sono attinti da Regione E.R. – Protezione Civile - Istituto Superiore di Sanità e Johns Hopkins University. Alcune nazioni non comunicano i dati con cadenza quotidiana oppure non sono tempestivi nell’aggiornano i numeri del Coronavirus durante i fine settimana.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Covid-19: il contagio sale ovunque, in Italia la diffusione rimane però sotto controllo

IlPiacenza è in caricamento