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«Custodire opere d'arte nell'ex centrale nucleare? Lo smantellamento è la priorità»

Il sindaco Battaglia commenta la presentazione degli obiettivi compresi nel Pnrr del Ministero della Cultura: Caorso e altre centrali come spazi per il ricovero e il restauro delle opere d'arte

«La centrale di Caorso come ricovero di opere d’arte? Difficile parlarne ora, la priorità di oggi, dell’Amministrazione e dei cittadini è quella dell’avanzamento più celere dell’impianto e della realizzazione del Deposito Nazionale per contenere i rifiuti che ne derivano». Così il sindaco di Caorso Roberta Battaglia commenta la presentazione degli obiettivi compresi nel Pnrr del Ministero della Cultura. Si tratta di bandi di gara e di selezione con una precisa tabella di marcia per arrivare all'affidamento delle risorse per un totale di tre miliardi di euro e si va dall'efficientamento energetico di cinema, teatri e musei al rilancio dei borghi, dall'architettura rurale alla cura di parchi e giardini fino agli spazi per custodire e restaurare le opere d'arte. Proprio in quest’ultimo punto rientrano le progettualità del Ministero per la centrale di Caorso. Nell’ambito della Sicurezza sismica e Recovery art sono previste la messa in sicurezza sismica e il ricovero delle opere d'arte sfollate in seguito a calamità naturali o alla necessità di restaurare gli spazi che di solito le accolgono. In questo caso la dotazione è complessivamente di 800 milioni di euro. Due le linee di intervento: l'individuazione, che verrà finita entro marzo (di concerto con il Fec- Fondo edifici di culto del ministero degli interni) di una lista di chiese, torri e campanili da restaurare; la riconversione di alcune grandi caserme (a Roma e a Camerino vicino a Macerata) e di tre centrali nucleari dismesse: Bosco Marengo (Alessandria), Caorso e Garigliano (Caserta). I grandi edifici riconvertiti serviranno in particolare al ricovero e al restauro delle opere d'arte. «Questa proposta era emersa tempo fa come riconversione di parte della centrale, una volta che sarà portata a termine buona parte della dismissione dell’impianto che, attualmente, è ancora lontana», conclude il sindaco Battaglia che ora punta ad un «Tavolo della trasparenza come annunciato nel corso di un incontro con l’assessore Regionale Priolo».

A che punto sono le operazioni di smantellamento della centrale di Caorso

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