Da 138 anni il 2° Reggimento Pontieri a Piacenza
La Società Dante Alighieri in tandem con la “Famiglia Piasinteina” ha offerto l’occasione di approfondire la conoscenza con una conversazione insieme al Comandante Federico Collina
Nelle culle della storia piacentina c’è anche la nascita del 2º Reggimento Genio Pontieri. Il corpo militare è stato infatti costituito nella nostra città il 1º gennaio 1883 con la denominazione di 4º Reggimento Genio (Pontieri). Alla sua formazione concorsero il Reggimento del Genio e “Compagnie” Pontieri a propria volta eredi (alcuni) del risorgimentale Reggimento di “Artiglieria” e del 2° Reggimento Genio, fra cui i “Lagunari” di stanza a Venezia.
La Società Dante Alighieri in tandem con la “Famiglia Piasinteina” ha offerto l’occasione di approfondire la conoscenza di questi eventi con una conversazione condotta in prima persona dal Comandante del Reggimento, Federico Collina, (al quale lo scrittore Beppe Severgnini ha dedicato alcune pagine in un proprio libro evidenziandone la felice arguzia non scissa dall’elevata professionalità e grande qualità umana), che ha illustrato con chiarezza e immediatezza discorsiva il significato, le competenze e l’azione che il “2° Pontieri” di Piacenza compie con certa professionalità ingegneristica.
Numerose e importanti sono le azioni militari che nelle pagine del “Risorgimento hanno avuto protagonisti “i Pontieri”, in seguito la realizzazione della linea difensiva nel 1861 lungo i confini veneti, le vicende che portarono all’annessione nel 1870 dello Stato Pontificio al Regno d’Italia. Poi nel ‘900, nel corso della Prima Guerra Mondiale le battaglie dell’Isonzo e del Piave, e nell’ambito della Seconda Guerra Mondiale, la “Campagna di Russia” nel corso della quale “cadde” il tenente Filippo Nicolai, di 26 anni, cui è dedicata la Caserma di Piazza Casali/Cittadella.
Ma il ruolo nella storia del 2° Reggimento “Pontieri” (divenuto “2° dopo una ristrutturazione nel corso del ‘900, e la separazione dei “Lagunari”) emerge anche per le efficaci azioni di tutela della “pace” e di aiuto umanitario, in particolare nel Kosovo, in Libano, in Afghanistan. Il Colonnello Collina ha vissuto in prima persona alcune di queste “missioni”, in parte con il Generale Francesco Paolo Figliuolo, attuale Commissario per l’emergenza sanitaria anti Covid-19.
Sono molto qualificate le azioni di soccorso compiute dai Pontieri in numerosi eventi “naturali” drammatici e tragici; per citarne alcune il lontano terremoto di Messina del 1908, le spaventose alluvioni del Polesine nel 1951, di Firenze nel 1966, il terribile terremoto d’Irpinia (1980), le calamità di Sarno (1998), Marche (2012), Genova (2014), Livorno (2017), fino all’opera di grande ausilio sanitario con ospedali da campo e strutture nell’ attuale emergenza della pandemia covid-19: un insieme di collaborazione e soccorsi concreti ed efficaci, attuati sempre con rilevante professionalità, umana e ingegneristica.
«A Piacenza - ha evidenziato il Comandante Collina – esiste un’intensa sinergia tra istituzioni civiche e Pontieri. Si può dire a ragion veduta che l’uno è parte dell’altra. Il Reggimento ha sede negli edifici di una parte storica, artistica e rilevante della città quale è l’area dell’antico Monastero Benedettino di San Sisto, vive con la città e ne conserva e tutela il prezioso patrimonio artistico-culturale. Nell’antica Sala della Filosofia del chiostro è stato realizzato il Sacrario del Reggimento». D’altronde, non è un caso che Piacenza abbia dedicato ai Pontieri il monumento (inaugurato nel 1928 dal re Vittorio Emanuele III), divenuto uno dei simboli della città e della sua identità civile nel suo significato di finalità umana e di pace, di ausilio e di ingegneria civile e militare.
Nella percezione collettiva il Reggimento rimane nell’ombra, ma è uno dei reparti militari più operosi ed è protagonista di operazioni effettuate sempre con slancio, per la vita altrui a costo della propria, e nel rispetto della dignità della persona. Ne fanno testimonianza due Medaglie di Bronzo al Valor Militare, una d’Argento al Valor civile e il “motto” che spicca “alto” sopra il lungo portico interno della Caserma Nicolai: "Per ogni ponte una superba sfida": un messaggio non di belligeranza, ma di offerta di aiuto alle popolazioni coinvolte in situazioni di necessità e drammi, sia in Italia che in sede internazionale, svolto anche con azioni civili di solidarietà quali il recente sostegno alla ricerca scientifica, con le azioni a favore della fondazione Telethon.
Al termine della conferenza “targhe personalizzate con dediche di stima e riconoscenza” da parte del Comandante Collina al presidente della Dante, Roberto Laurenzano, e da questi all’ospite, con il ringraziamento per l’interessante conversazione, svolta senza retoriche, con limpidezza e affabilità e con più passaggi accompagnati da ripetuti applausi tributati dai presenti.