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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Da sabato 30 aprile l’ex convento di Santa Chiara riapre alla città

Iniziativa gratuita per il trentennale della Fondazione di Piacenza e Vigevano con visite guidate

Da sabato 30 aprile e fino al 29 maggio, l’ex convento di Santa Chiara si riapre alla città per una serie di visite guidate gratuite che consentiranno di riscoprirne la storia quasi millenaria. 

L’occasione è data dal fitto calendario di iniziative con cui la Fondazione di Piacenza e Vigevano, proprietaria dell’immobile, festeggia il trentennale dalla sua costituzione con musica, teatro ed eventi; calendario che era stato anticipato proprio in Santa Chiara, nel dicembre scorso, da “Voci di Silenzio Sottile”, il suggestivo percorso tra videoproiezioni, realtà virtuale, installazioni e racconti realizzato e proposto per quattro serate dagli artisti dello Studio Festi. 

Ora, con le visite guidate, l’ex monastero apre le porte consentendo a tutti di riappropriarsi di questo luogo, prima che comincino i lavori di riqualificazione e in attesa di vederne, a trasformazione compiuta, il nuovo volto. 

Le visite guidate sono completamente gratuite e si terranno tutti i sabati e le domeniche, dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 17 (ultima visita). Sarà anche possibile vedere, in una sezione del percorso, un’anticipazione della grande mostra di immagini del fotografo Prospero Cravedi, la cui inaugurazione è prevista per settembre. 

Per partecipare alle visite guidate non occorre la prenotazione: è sufficiente presentarsi sullo Stradone Farnese, al civico 11. Per informazioni è possibile contattare gli uffici della Fondazione di Piacenza e Vigevano, tel. 0523.311111, info@lafondazione.com.

Edificato nel 1229 come convento francescano fuori le mura, comprendente una chiesa dedicata a San Francesco, nel 1336 diventa sede delle Clarisse. Con la comunità monastica, e la chiesa intitolata a Santa Chiara, viene completato il chiostro con archi a sesto acuto. In tutti gli ambienti vengono posti diversi schermi (grate, tendaggi, murature) per separare la comunità di clausura dal mondo esterno. Con le soppressioni napoleoniche nel primo Ottocento il convento entra a far parte del Demanio statale. Nel 1847 Maria Luigia d’Austria approva il regolamento per l’istituzione in Piacenza di una Casa di Ritiro per donne e di Educazione per fanciulle. A questa nuova istituzione viene concesso l’utilizzo del convento. Dopo l’Unità d’Italia iniziano i primi frazionamenti e smembramenti dell’edificio conventuale.  Nel 1947 la Pia Società di San Francesco Saverio per le Missioni Estere chiede in affitto le parti dell’ala ovest, per ospitare gli studenti della scuola apostolica e, nel 1972, diventa proprietaria dell’intero edificio. Il complesso viene quindi utilizzato come residenza di una piccola comunità di missionari Saveriani. Nel 2004 la Pia Società cede la chiesa di Santa Chiara alla Diocesi di Piacenza-Bobbio, mentre il complesso conventuale viene acquisito dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano.

Accanto alle visite guidate il programma di iniziative proporrà da giugno concerti di grandi artisti nazionali e internazionali – da Fabio Concato a Beppe Servillo, da Markus Stockhausen ad Anggun - spettacoli teatrali portati dal Teatro Gioco Vita, incontri con grandi testimoni del nostro tempo come Dacia Maraini, mostre e molto altro. Altri eventi si aggiungeranno nelle prossime settimane.

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