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Giovedì, 28 Marzo 2024
Attualità Ferriere

Dal Crociglia a Santo Stefano d’Aveto, l’ancestrale rito della transumanza

Migliaia di persone hanno atteso l'arrivo degli animali dai pascoli del Crociglia

Una giornata dal fascinoso paesaggio pre-autunnale ha accompagnato l’antico festoso rituale della transumanza: il trasferimento della mandria di bovini dagli alpeggi del Crociglia - monte che ha in vetta la stele dell’Arcangelo San Raffaele, tanto caro agli abitanti di Torrio (Ferriere) - ai ricoveri invernali dell’azienda agricola Monteverde di Santo Stefano d’Aveto.

L’ancestrale rito è iniziato nelle prime ore dell’alba quando gli animali, circa cento capi bovini, forse anche guidati dall’istinto del desiderio di ritornare al piano, sono stati riuniti in gruppi per poi iniziare la grande camminata-sfilata lasciandosi alle spalle i pascoli in alta quota (1400-1500 s.l.m.) per scendere ai mille metri di Torrio val d’Aveto. Qui già dalle nove del mattino erano attese da centinaia di persone e da gruppi di cavalieri e amazzoni molti dei quali hanno approfittato della possibilità di laute colazioni a chilometro zero, allietate da musiche e canti corali.

La mandria addobbata a festa ha poi ripreso il cammino marciando al suono dei campanacci dando vita  a una coinvolgente sfilata regolata da una naturale gerarchia, le prime file non verranno mai superate anzi, sono proprio loro a dare il ritmo per tutti i sei chilometri fra i caldi meravigliosi colori della natura  attraversando il passo del Monte di Mezzo per  giungere a Santo Stefano intorno a mezzogiorno, dove diverse migliaia di turisti hanno salutato il loro arrivo con applausi e tanti scatti fotografici da collezione.

La suggestiva manifestazione è stata animata anche dall’esibizione del Complesso musicale di Santo Stefano d’Aveto, dal gruppo folcloristico di Allegrezze in abiti tradizionali, dalla gara di rotolamento balloni di fieno e dal mercatino di prodotti agricoli e artigianali.

(foto di Silvano Romairone)

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