«Dalla Lituania alla Polonia accolto da tanti amici già ospiti a Ferriere e Berceto»
Diario del viaggio nei paesi dell’Est e nel nord Europa di Carlo Devoti
Quinta corrispondenza con le note di viaggio che il maestro di sport Carlo Devoti, ambasciatore dell’Accademia Olimpica Nazionale Italiana, sta compiendo nei paesi dell’Est Europa per rinnovare i rapporti di collaborazione con associazioni ed enti partner di numerose edizioni del Festival Internazionale dei Giovani da lui organizzato per 15 anni a Casa Montagna Ferriere e negli ultimi anni in provincia di Parma. Con la tappa odierna Il viaggio compiuto in solitudine e alla guida dell’autovettura Volvo X 90 è giunto al 36° giorno con una percorrenza di circa 15 mila chilometri.
Parto da Riga e dalla Lettonia mi dirigo verso la Polonia, nazione che in questi ultimi tempi ha ospitato 7 milioni di ucraini di cui tre sono poi partiti per diverse destinazioni in tutto il mondo. Ottobre e novembre, in Polonia, sono mesi ideali per ammirare la magia di parchi, boschi e foreste e riempirsi gli occhi di uno spettacolo superbo e meraviglioso. In Polonia lo chiamano “Z?ota polska jesie?” (cioè autunno d'oro polacco). Posso considerarmi testimone di questa verità grazie alla quale il viaggio risulta molto piacevole e rilassante anche se le strade, a tratti, sono strette e molto frequentate. Nel pomeriggio sono atteso a Cracovia per due importanti appuntamenti. Il primo presso il Centro Sportivo Bronowianka dove mi attende il Direttore ed il Coordinatore degli allenatori Aleksander Kawiorski. Il Centro dispone di ottimi impianti ed opera nel settore del calcio, della pallavolo, del nuoto e del tennis tavolo dove milita nella massima divisione nazionale. Nella grande palestra mi aspettano 40 ragazze per una esercitazione tecnica che svolgo con grande piacere anche perché le vedo molto attente, motivate e contente di poter essere consigliate da un maestro italiano del settore. Il secondo appuntamento è presso la Parrocchia Santa Edvige, principessa ungherese che divenne Regina di Polonia sposandosi con un Principe lituano. Visito la stupenda Chiesa dove scatto una foto alla statua del Papa Paolo II che in più occasioni veniva ad onorare Santa Edvige. Mi torna così alla mente il Cardinale Agostino Casaroli con cui ci incontravamo a Bedonia ai tempi della Scuola Sport Barilla. Gli allievi della Scuola preparavano domande da rivolgergli ed una di queste si riferì ai suoi rapporti con il Papa Paolo II. Dopo averne elogiato la missione e parlato della stima nei suoi confronti, disse che non aveva accolto il suo suggerimento di pazientare ancora un po' nel corso del conflitto fra Polonia e Russia che aveva portato molti disagi e manifestazioni in Polonia. Il Cardinale disse che stava arrivando ad una soluzione con Gorbaciov e che questa era agli sgoccioli. Ma si sa che il Papa era molto deciso e non voleva aspettare oltre. Arrivo poi al Centro culturale dove si festeggiano i 25 anni dalla fondazione e così ho la possibilità di incontrare e salutare quegli amici che dal 2005 frequentano il nostro Festival prima a Ferriere ed ora a Berceto. Nell’occasione ricordiamo l’amico più caro che accompagnava i gruppi: Padre Josef Rapac, ora deceduto, che per 10 anni è stato parroco a Montecchio nel reggiano prima di rientrare in Polonia dove ha insegnato all’ Università Cattolica il Diritto Canonico. Padre Josef era molto conosciuto a Ferriere dove amava celebrare la Messa insieme al Parroco don Giuseppe Calamari. L’amicizia con la Parrocchia ed il suo gruppo sportivo ed artistico Jadwiga iniziò nel 2004 in occasione del Convegno mondiale Sportmeet tenutosi presso la Casa di Maria a Vienna ed organizzato dal Movimento dei Focolari al quale partecipai insieme don Giuseppe. Quest’ anno il “Centro” intende partecipare con due gruppi di artisti e sportivi.